Coronavirus, arriva la prima denuncia per mancata autocertificazione (2 / 2)

In questi giorni la routine vuole che la persona fermata esibisca, oltre a un documento, anche un’autocertificazione in cui viene indicato il motivo per il quale non ci si trova a casa in quel momento. Quando i poliziotti lo hanno fermato e gli hanno chiesto i due documenti, il 35enne si è rifiutato, affermando di non avere nulla da dichiarare alla polizia.

Dopo la risposta negativa, ha provato ad allontanarsi, recandosi verso il dispositivo di controllo e quindi l’uscita dello scalo ferroviario meneghino. I poliziotti lo hanno quindi raggiunto, ricordandogli che per legge in questi giorni è obbligatorio mostrare l’autocertificazione. Il cittadino cinese a quel punto si è innervosito ulteriormente e ha iniziato a prendere a calci e pugni gli agenti.

Questi ultimi non hanno potuto far altro che bloccarlo e ammanettarlo. Negli uffici della Polfer, il 35enne ha finalmente mostrato un documento, ma era un passaporto cinese, mentre dei documenti di residenza italiani nessuna traccia. Per quanto fatto in quei quindici minuti di follia, il 35enne è stato denunciato per aver violato il decreto del Presidente del Consiglio, per il rifiuto di fornire le generalità e per aggressione e resistenza ai danni di pubblico ufficiale.