Corona torna a parlare dal carcere: “Avevo bisogno di fermarmi un po’” (2 / 2)

A pesare sulla decisione del magistrato potrebbero essere state anche le parole di autocelebrazione riferite prima in un’ospitata televisiva da Barbara D’Urso, sia in un’intervista a Telelombardia, due giorni prima di essere nuovamente arrestato: “Tempo 6-7 anni divento presidente del Consiglio. Rifarei tutto, Fabrizio Corona non cambia mai, morirà così“. aveva detto in quell’occasione, a riconferma che il carcere non solo non è bastato, ma che il regime di semilibertà non era più idoneo.

 

I suoi dipendenti hanno ripercorso gli attimi dell’arresto: “La polizia era arrivata in ufficio per un controllo, succedeva spesso, nessuno era preoccupato. La polizia entra completamente in borghese, nessuno era vestito in divisa, si capisce subito che c’è qualcosa che non va, piombano nell’ufficio di Fabrizio e chiudono la porta.”
Corona all’inizio non si sarebbe scomposto, ma poi ha iniziato a preoccuparsi: “Una chiamata prima a Nina Moric che, in lacrime distrutta dalla notizia del suo rientro in carcere, poi a sua madre.”

Poi il saluto ai suoi dipendenti: “Ragazzi, io quello che vi dovevo insegnare ve l’ho insegnato, spero abbiate imparato. Il brand deve continuare.
ADALET è proprio in questi momenti che deve essere più forte del normale per combattere le ingiustizie’
“.
Prima di essere scortato in carcere, Corona è riuscito a salutare suo figlio, Carlos Maria, che stava tornando da scuola. Lo ha abbracciato e gli ha detto che tornerà presto fuori.