Consigliera leghista contro gli immigrati: “Sono bestie, datemi un fucile” (2 / 2)

Le parole dense di odio della Viani sono state scritte su Whatsapp. Da qualche tempo l’app permette di creare delle storie (dei post/aggiornamenti di stato che durano 24 ore, per chi non lo sapesse) proprio come quelle di Instagram. È in una delle storie sul suo numero di cellulare privato che Monica Viani ha dichiarato di voler usare i fucili contro immigrati ed extra comunitari.

Inutile dire che qualcuno che aveva il suo numero ha prontamente fatto lo screenshot della sua storia Whatsapp, pubblicandolo e facendogli fare il giro del web. La Viani non ha negato l’evidenza, ma si è giustificata ugualmente dicendo che “è uno sfogo con pochi e fidati amici”. Non si tratta di schierarsi politicamente: molti esponenti della Lega assumono posizioni nette nei confronti di certe minoranze.

La sinistra genovese non ha tardato a dire la propria sulle parole della Viani. Andrea Massera (Genova che osa) e Lorenzo Romanengo (PD) hanno dichiarato: “Un rappresentante delle istituzioni non può assolutamente permettersi di condividere determinati pensieri, che sia su Whatsapp, su Facebook o al bar. Chiediamo al presidente Salvini di prender le distanze da queste dichiarazioni scellerate, che avvelenano il dibattito politico, oltre a manifestare intolleranza e affermazioni decisamente preoccupanti”.