Condiva i noodles con oppio per rendere i clienti dipendenti dai suoi piatti: arrestato (1 / 2)

Condiva i noodles con oppio per rendere i clienti dipendenti dai suoi piatti: arrestato

Nei giorni scorsi, il proprietario di un ristorante nella provincia di Guangxi è stato arrestato dopo che era stato scoperto a “condire” i suoi noodles con dell’oppio. Con questo “trucchetto” voleva far sì che i suoi clienti diventassero dipendenti dalla sostanza per farli tornare spesso nel suo locale. La scoperta è avvenuta quasi per caso. Uno dei suoi clienti è risultato infatti positivo a un test antidroga a cui si era sottoposto durante un controllo di polizia.

 L’uomo, sapendo di essere innocente, ha provato a discolparsi.

I poliziotti, attestando la bontà del suo racconto, gli hanno quindi chiesto di ricordare i pasti assunti in quei giorni. L’unico pasto non preparato consumato quella settimana gli era stato servito appunto nel locale in questione. 
 A quel punto gli agenti hanno eseguito un sopralluogo in incognito all’interno del ristorante. Dopo aver rilevato tracce di oppio in alcune pietanze, la Polizia ha chiesto l’intervento della Sanjiang County Administration for Market Supervision, che ha approfondito i controlli all’interno del ristorante.

All’interno del locale, specializzato in noodles, sono stati rinvenuti 76 grammi di semi di papavero in polvere.

 Durante l’interrogatorio, il proprietario del ristorante, un uomo di nome Yang, ha confessato di aver utilizzato il particolare ingrediente per trasformare i clienti occasionali in clienti abituali, facendoli diventare dipendenti dai suoi piatti.
 

Nonostante l’assurdità del caso, non è la prima volta che in Cina viene utilizzato lo stesso espediente “per dare una spinta agli affari“. Altri proprietari di ristoranti infatti sono stati arrestati in passato per lo stesso crimine.