Clona la targa della ex moglie e sfreccia davanti agli autovelox (2 / 2)

In particolar modo l’operaio si concentrava sugli angoli della città e della provincia dove c’erano gli autovelox, affinché le macchinette rilevassero l’alta velocità, “scattassero la foto” e inviassero la multa all’intestataria della targa. A un certo punto del mese di ottobre del 2011, la donna aveva già ricevuto dieci multe, un numero probabilmente destinato a salire con il tempo.

Vedendo quelle lettere arrivare a casa e certa di non essere colpevole, la donna è subito andata a denunciare quanto accaduto ai carabinieri di Fiorenzuola.

Le forze dell’ordine hanno subito avviato delle indagini su quell’Opel Astra che praticamente ogni giorno viaggiava ad altissima velocità nella provincia di Piacenza e hanno scoperto che la donna aveva ragione: alla guida c’era il suo ex marito.

Tra l’altro, come prevede il codice della strada, dopo un determinato numero di infrazioni di questo tipo scatta anche il ritiro della patente, oltre all’obbligo di pagare le multe (arrivate sopra i 1500 euro).

Dalle foto dell’Autovelox è risultato che l’Opel Astra in questione aveva tre porte e non cinque come quella delle 30enne coinvolta. Il marito è stato quindi denunciato per falso e ha ammesso le sue colpe ai carabinieri, spiegando: “Volevo infierire su mia moglie”.