Cinghiale distrugge 20 mila euro di cocaina. Arrestati spacciatori albanesi (2 / 2)

Gli inquirenti, come da protocollo, hanno utilizzato lo strumento delle intercettazioni telefoniche per monitorare le attività del gruppo. Un aneddoto curioso è emerso dalle indagini: qualche tempo fa uno degli spacciatori si era lamentato con il resto del gruppo perché un cinghiale aveva scavato con le zampe proprio in corrispondenza di un barattolo pieno di droga, danneggiandolo irrimediabilmente.

Un danno alla droga, per uno spacciatore, è chiaramente un danno economico: la persona in questione lamentava di aver perso almeno 20mila euro per colpa del suino. Il gruppo comunicava tramite le solite app di messaggistica istantanea: Messenger, Whatsapp e altre ancora. Pare che gli albanesi spacciassero cocaina pura all’80/85%, facendola pagare dagli 80 ai 100 euro al grammo.

Tra i loro clienti, come capita spesso, c’erano soggetti di ogni tipo: da persone che non avevano problemi a sborsare ogni mese anche 1000 euro per procurarsi la “bianca” a persone che acquistavano cifre simili ma pagavano solo dopo aver ricevuto lo stipendio. Altri ancora erano spacciatori, che dalla cocaina avrebbero dovuto trarre profitto e non sballo. Nei messaggi e nelle telefonate si parlava di “aperitivi”, “caffè”, “prosecco” e altri termini generici che chiaramente indicavano, nel loro gergo, la cocaina.