Chirurgo rinuncia alla festa di Capodanno per effettuare un trapianto di fegato: “Fiero ma stanco”. Il post è virale (2 / 2)

Ha evidenziato di aver svolto il suo dovere “in barba a chi ci ha denigrato sui giornali e ai piani alti della politica che cercano disperatamente una scusa per depotenziarci e aprire un (inutile) ulteriore centro a Firenze”. “Tutta gente che, mentre facevo oltre cento notti di lavoro nel 2018, 700 ore di lavoro notturno, migliaia di km in auto aereo ed elicottero per andare a prelevare organi, dormiva comodamente nel proprio letto salvo poi riempirsi la bocca con i risultati miei e dei miei colleghi”.

Daniele ha ammesso che suo figlio Federico era molto triste perché non poteva stare col padre a giocare durante le festività, facendo intendere anche di non sentirsi apprezzato: “A volte vorrei dire a questa gente di venire a farseli i trapianti così io potrò passare le domeniche, Ferragosto, Natale, capodanno con i miei figli e fare il ‘posto fisso’ alla Checco Zalone con 6.20 ore al giorno e stop. Ieri sera mio figlio Federico era triste perché non giocavo con lui e me ne andavo a lavoro. Io più triste di lui gli ho risposto che dovevo aiutare un tato che stava male. Non sa cosa vuol dire ma dice con fierezza che il suo babbo fa i trapianti e lo vuole fare pure lui”.

Il chirurgo ha concluso il suo post facendo una riflessione su se stesso: “Sono fiero di ciò che faccio ma stanco di vedere la sanità gestita da politici incompetenti che mi spremono come un limone non riconoscendo il sacrificio che costa fare ciò che faccio. Posso solo ringraziare mia moglie e i miei figli per sopportare un marito/padre assente perenne per una insana passione. Faccio a tutti gli auguri di buon anno perché stasera sarò troppo impegnato per farli: stranamente devo andare al lavoro”.