Che cos’è la malattia che ha ucciso Fabrizio Frizzi. Emorragia cerebrale dopo ischemia (2 / 3)

Oltre alla crescita dell’ematoma, altri processi patofisiologici si verificano nel contesto dell’ICH e possono servire come potenziali bersagli terapeutici. Nel periodo acuto dopo l’ICH, un rapido aumento della pressione intracranica (ICP) da un ematoma in espansione può ridurre la pressione di perfusione cerebrale.

In questo contesto, gli interventi mirati alla riduzione della pressione sanguigna e all’emostasi possono teoricamente indurre trombosi o esacerbare l’ischemia cerebrale, in particolare nei pazienti con malattia cerebrovascolare preesistente.

Una recente pubblicazione suggerisce che un abbassamento della pressione sanguigna aggressivo può effettivamente causare un’ischemia cerebrale acuta e peggiorare gli esiti.

L’emorragia cerebrale è una perdita di sangue all’interno del cervello, con versamento ematico nei tessuti che lo compongono.

La causa è la rottura di un vaso sanguigno cerebrale, di solito un’ arteria dovuto a dei traumi fisici o ad eventi non traumatici.

I sintomi possono essere molteplici perché dipendono da dove inizia il sanguinamento e quale arteria é stata colpita. Tra i sintomi più comuni è il mal di testa seguito da vomito. Il termine esatto di questa condizione è emorragia intracranica poiché si verifica all’interno del tessuto cerebrale.