Carabiniere ucciso a Roma, bruciati i fiori e la foto in memoria di Mario Cerciello Rega (2 / 2)

Tutti hanno indossato delle magliette bianche ed hanno portato in mano una foto del giovane militare con scritto: “Noi non dimentichiamo“. Tra i partecipanti c’era anche la moglie del brigadiere che, proprio un mese prima dell’omicidio, aveva sposato. I cittadini si sono stretti intorno a lei in un abbraccio per trasmetterle forza. Al corteo era presente anche il comandante della stazione dei Carabinieri di Piazza Farnese Sandro Ottaviani che è stato indagato per falso.

 

È stata un’occasione per riunirsi tutti insieme, amici, colleghi ma anche cittadini che non conoscevano il carabiniere ed hanno preso a cuore la sua storia. Tutti hanno voluto ricordare il carabiniere assassinato mentre era in servizio da due turisti americani. Ora invece la terribile scoperta. I fiori e le foto del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, sono state incendiate.

 

Le indagini da parte degli investigatori per capire cosa sia successo 

Forse l’incendio potrebbe essere stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona anche se a luglio, proprio quelle telecamere, si sono rivelate inutili per le indagini sull’omicidio.

Solo qualche giorno fa, sono andati a fuoco anche gli omaggi al capo ultrà della Lazio, Fabrizio Piscitelli, ucciso in un agguato lo scorso 7 agosto nel parco degli Acquedotti all’Appio Tuscolano. In questo caso però si era parlato di un incidente causato dal rovesciamento di un lumino votivo. E ora, in quell’angolo di strada dove in tanti in questi due mesi hanno lasciato un fiore per Mario Cerciello Rega, resta solo un cumulo di cenere.