corrisponde al giorno in cui è rimasta disoccupata. In pratica, da disoccupata l’hanno data per morta. Non si spiega come questo errore non sia stato mai corretto in tutti questi anni e che nessuno si sia accorto che la donna, nonostante risultasse morta, continuasse a pagare le tasse o a percepire eventuali sussidi.
La donna, che si è vista rifiutare la possibilità di accedere alla misura anti povertà, ha chiesto spiegazioni ed ha ottenuto una risposta davvero imbarazzante: risultava deceduta dal
novembre del 2011. Una volta constatato che la donna è ancora viva, non hanno potuto fare altri che consegnarle il certificato di esistenza in vita, ricevuto dopo che la donna si è recata all’anagrafe per rettificare la sua “falsa morte”.
Brescia: chiede reddito di inclusione, scopre che per l’Inps è morta da 7 anni
Una surreale vicenda che ha visto come protagonista una donna di Brescia di 57 anni che, essendo disoccupata, si è recata presso uno degli sportelli dell’Inps per
chiedere il reddito di inclusione ma risultava deceduta da 7 anni, precisamente dal 23 novembre del 2011, giorno in cui la donna è rimasta disoccupata. I servizi sociali comunali hanno scoperto l’errore e, imbarazzati, l’hanno comunicato alla donna ma per “ritornare in vita” si è dovuta recare di persona agli uffici dell’Inps in via Benedetto Croce. Per la donna bresciana, la vicenda si è conclusa così, con il ritorno in vita ma questo episodio ha sollevato molti dubbi. Potrebbero esserci altri casi simili?