Blue Monday, oggi è il giorno più triste dell’anno. Ecco come superarlo (2 / 2)

Una delle prime a sperimentare la compagnia animalesca sul posto di lavoro è la Purina, che nel 2014 ha fatto partire il programma “Pets at Work” anche in Italia. Negli stabilimenti di Portogruaro e nell’ufficio di Assago ha permesso ai propri dipendenti di portare con sé il proprio cane in ufficio. Chi lo ha fatto ha riscontrato una maggiore soddisfazione della gestione casa-lavoro (+15%) e una qualità superiore della vita lavorativa (17%).

Il dato più eclatante, che per qualcuno potrebbe sembrare contraddittorio, è che avere un cane con sé sul posto di lavoro migliora la concentrazione del 33,5%. Anche il benessere generale aumenta (+4,7%). Altre aziende italiane hanno attivato il programma “Pets at Work” e finora i commenti sono soltanto positivi. Dunque, spazio a cani e gatti sul posto di lavoro!

Una ricerca internazionale conferma sostanzialmente quanto detto fin qui: secondo la University of Lincoln chi porta il proprio cane in ufficio ha una maggiore dedizione (+16,5%) e attaccamento (+14) al proprio lavoro. Purina vuole promuovere la creazione di un ambiente di lavoro pet-friendly tramite la Pets At Work Alliance, sperando che la possibilità di portare il proprio cane sul posto di lavoro venga data a tutti.