Bimbo ucciso a Cardito, confessa l’assassino: “Avevano rotto il letto” (2 / 2)

Le indagini proseguono. Gli investigatori vogliono definire ogni aspetto di questa terribile vicenda, cercando di capire il ruolo avuto dalla madre dei bambini e compagna dell’uomo 24enne. La madre nel frattempo, durante l’interrogatorio ha ammesso agli inquirenti le violenze commesse dal suo compagno, riferendo di non averlo denunciato forse per paura di ritorsioni. Proprio su questo punto che la Procura di Napoli vuole vederci chiaro. Con ogni probabilità non è esclusa l’iscrizione nel registro degli indagati della donna, perchè non avrebbe fatto nulla per impedire il pestaggio.

Nicola Mansi, primario di otorinolaringoiatria che ha operato la piccola dopo che è giunta in codice rosso al pronto soccorso, ha dichiarato che “il quadro clinico della bambina è in netto miglioramento, è ricoverata in attesa che si sgonfi l’edema sul volto. L’operazione si è resa necessaria per un taglio lacerocontuso al padiglione auricolare destro. La piccola non correva il rischio di perdere l’udito ma era necessario ricostruire la parte ferita. Il taglio non era da lama, ma era stato provocato dalle percosse“.

Il primario di otorinolaringoiatria ha concluso dicendo che attualmente la bimba è tenuta in un’atmosfera protetta, con una psicologa che la segue e un’assistente sociale, oltre ad un’infermiera dedicata per ricostruire intorno a lei un clima di quiete. “Si è ripresa: prima dell’intervento ha dovuto digiunare sei ore e al termine aveva fame, ha chiesto gnocchi al pomodoro e cotoletta“. Noi tutti speriamo che  il piccolo abbia la dovuta giustizia e che la sorellina di 8 anni si riprenda del tutto dopo questa terribile vicenda.