Bimbo caduto nel pozzo, i soccorritori: “Siamo fiduciosi” (2 / 2)

Ormai è una corsa contro il tempo. Ogni minuto che passa fa diminuire la speranza di trovare il bimbo ancora vivo. E ad aggravare il tutto, c’è anche il fatto che nei prossimi giorni sono previsti temporali in quell’area.

A tenere accesa la fiamma, oltre a chi segue alla tv o tramite smartphone gli aggiornamenti della vicenda, centinaia di persone stazionano direttamente sul luogo della sciagura. 

Esibiscono cartelli con scritte quali ‘Siamo tutti Julen’, ‘Forza Julen’: c’è chi porta una bevanda calda, chi cerca di incoraggiare i soccorritori ma soprattutto in centinaia si sono stretti attorno ai genitori del piccolo che da domenica non si sono mossi da lì e, spossati, dichiarano di essere morti interiormente anche se sperano in un miracolo. Il piccolo Julien non ha mai risposto ai richiami dei soccorritori, ma potrebbe essere ancora vivo. 

Ad tenere vive le speranze è stato il presidente della Federazione andalusa di Speleologia ,Josè Antonio Berrocal, secondo il quale la conformazione delle rocce sotterranee permetterebbe il passaggio dell’aria. Una bolla d’aria formatosi nel punto in cui dovrebbe essere Julen, gli permetterebbe di respirare. Berrocal vuole credere nel miracolo: riferisce di casi simili in cui persone hanno resistito anche a circa 10 giorni senza mangiare né bere.