Bimbo caduto nel pozzo, i soccorritori: “Siamo fiduciosi” (1 / 2)

Bimbo caduto nel pozzo, i soccorritori: “Siamo fiduciosi”

L’intera Spagna è da giorni con il fiato sospeso in attesa di conoscere il destino del piccolo Yulen, il bambino di appena due anni e mezzo, intrappolato da domenica in un pozzo, largo appena 25 centimetri ma profondo 110 metri, che si trova nelle campagne di Totalán, vicino Malaga.
L’intera nazione sta seguendo, momento per momento, le operazioni che ormai da cinque giorni stanno impegnando un centinaio di tecnici nel tentativo di salvare Julien.

Le dimensioni ridotte della circonferenza del pozzo in cui è precipitato il piccolo Yulen impediscono ai soccorritori di calarsi all’interno. Ma il robot inviato da un’impresa tecnologica locale, che ha realizzato numerose immersioni, è riuscito a raggiungere solo il sacchetto di caramelle che il bambino aveva con sé al momento della caduta,. Le ultime notizie non sono affatto incoraggianti: un primo tentativo di salvarlo è fallito.

I soccorritori starebbero ora lavorando per aprire due gallerie verticali, parallele al pozzo, con l’aiuto di minatori esperti delle Asturie.
Ai soccorsi si sono uniti anche gli esperti dell’impresa svedese ‘Stockholm Precision Tools AB’, che nel 2010 localizzò e trasse in salvo i 33 operai imprigionati in una miniera in Cile. Ma l’operazione, come spiegato dall’ingegnere Juan Lopez, richiede molto tempo. Almeno due giorni. Sarebbero quattro secondo il quotidiano El mundo.  Un’infinità per un bambino così piccolo.