Bambini ‘dipinti’ per il gay pride e laboratori sul tema: centro estivo sommerso da polemiche (2 / 2)

Quotidiano Nazionale ha anche raccolto le testimonianze di alcune mamme sull’argomento. “Mia figlia ha due anni, sinceramente spero che non abbia riportato alcun trauma. Quando sono venuta a prenderla aveva la maglietta tutta colorata, altri disegni in fronte e sulle guance. Per fortuna non è nell’età adatta per capire…”. Qualcun altro si dice ‘assolutamente non contrario’ o ‘non scandalizzato’. Però la posizione più comune è riassunta nelle parole di questo genitore: “Buona parte di noi pensa che, prima di trattare temi così sensibili, bisogna chiedere un parere ai genitori”.

“Sono soddisfatta della qualità del lavoro delle educatrici, ma questa scelta per me è sbagliata. Se la scuola aveva in mente questa iniziativa avrebbe dovuto comunicarcela, condividerla nel patto educativo e poi ognuno, autonomamente, sceglieva di conseguenza”. Ha voluto dire la sua anche un deputato bolognese di Forza Italia, il signor Galeazzo Bignami: “E’ mancato completamente il buon senso in questo caso. Esiste un numero infinito di favole istruttive e di attività da proporre ai bambini e la cooperativa ha scelto proprio un laboratorio sul Gay Pride?”

“Tali temi, da sempre, suscitano polemiche perché non trovano mai condivisione unanime. A mio modo di vedere è anche una mossa provocatoria. Ora la coop faccia chiarezza sulla vicenda e chi di dovere assuma i dovuti provvedimenti.  Il direttore della Dolce ha dichiarato: “Ai nostri operatori dico sempre che bisogna fare molta attenzione sui temi etici. A mio modo di vedere, comunque, non si è fatta pedagogia, ma c’era semplicemente l’idea di collegarsi a un fatto di cronaca, visto che a Bologna c’era grande attesa per l’evento”.