Arrestato il “nonno pusher” a 82 anni teneva armi e cocaina in cucina (2 / 2)

Gli agenti hanno rinvenuto in casa dell’anziano i 100 grammi di cocaina già divisa in dosi e pronta per essere rivenduta sul tavolo della cucina. Michele Bramante, stando alle ricostruzioni degli agenti, era “persona temuta” nel quartiere per via della sua esperienza decennale nel campo dello spaccio. Secondo alcuni, oltre che ai consumatori la vendeva ad alcuni spacciatori milanesi che operavano in altri luoghi. L’uomo aveva in case anche due pistole.

Una era una semplice scacciacani, l’altra invece era una 7.65 con un colpo in canna. Gli investigatori si sono appostati in tarda serata (intorno alle 23) sotto casa di Bramante. Hanno notato un ragazzo italiano entrare nell’abitazione del pusher e scendere poco più tardi. Lo hanno subito fermato e interrogato. Il 22enne ha ammesso di aver acquistato la “coca” da “Nonno Pusher”.

Da qui la decisione di entrare nell’appartamento dello spacciatore, dove hanno trovato le già citate dosi di droga sul tavolo. L’uomo ha spiegato che la convivente russa era totalmente estranea allo spaccio. Bramante è originario di San Severo in provincia di Foggia e il suo primo arresto risale al 1978, quando era coinvolto in un giro di auto rubate. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Anche se stavolta per lui e la sua esperienza di spaccio potrebbe realmente arrivare la parola fine.