Arrabbiarsi con Dio è come pregare, lo ha detto il Papa (2 / 2)

Probabilmente Papa Francesco vuole essere ancora più moderno e sembra proprio che abbia corretto questo Secondo Comandamento per andare incontro ai molti fedeli che non ce la fanno a non tirare un’imprecazione nei confronti del Signore,  soprattutto quando le cose si mettono male. Questo fa pensare come se il Papa volesse farci litigare con il Signore, ma non è proprio così.

“A Lui piace, quando tu ti arrabbi e gli dici in faccia quello che senti, perché è Padre!”. Papa Francesco ha spiegato anche che il padre Celeste ha tanta pazienza con noi e quindi non si arrabbierebbe troppo se ogni tanto ci uscisse dalla bocca un epiteto goliardico e informale che di solito si usa tra due amici. In effetti uno studio della Keele University ha rivelato che esiste un legame diretto tra un’imprecazione, anche divina, e la riduzione del dolore.

Durante lo studio ad alcuni studenti era stato fatto tenere per qualche minuto un cubetto di ghiaccio in mano e gli esperti hanno scoperto che bestemmiando riuscivano a resistere maggiormente al dolore. Questo ha portato ad un risultato soddisfacente: l’imprecazione innesca una risposta anche fisica oltre che verbale, che può avere anche dei risvolti positivi. Insomma, dobbiamo ringraziare Papa Francesco se non dobbiamo scusarci se ogni tanto ci esce fuori qualche imprecazione.