Andrea Camilleri contro Matteo Salvini: ”Come italiano, sento di aver fallito” (2 / 2)

venga fuori il lato peggiore degli italiani come, ad esempio, il razzismo: “Noi ci siamo riparati dietro l’immagine stereotipata di ‘italiani brava gente’, ma non è sempre stato così”. Sull’immigrazione, Andrea Camilleri, ha attaccato Matteo Salvini affermando di non essere un uomo di mare ma di terra, se lo fosse stato avrebbe avuto più rispetto di coloro che sono costretti ad imbarcarsi su gommoni destinati ad un rifugio sicuro ma non sempre ci arrivano vivi. Spiega che è pericoloso continuare a

 

giocare sulla paura dell’altro.

Andrea Camilleri: “L’Italia di oggi è un paese che torna indietro, come i gamberi. È come se avesse cominciato a procedere in senso inverso, smarrendo le importanti conquiste sociali che aveva realizzato in passato. Se devo essere sincero, io non riconosco più gli italiani. Una delle mie più grosse pene è proprio questa: a 93 anni, a un passo dalla morte, mi trovo a lasciare a nipoti e pronipoti un’Italia che non mi aspettavo di lasciare in eredità. I miei uomini politici si

chiamavano De Gasperi, Togliatti, Nenni, Sforza. Avevano un preciso concetto dello Stato e di quello che si poteva fare del paese. Abbiamo ricostruito l’Italia, ora la stiamo risfasciando. Per questa ragione sento di aver fallito come cittadino italiano. E mi pesa molto”, ha concluso Camilleri.

Per Camilleri questo rigurgito fascista deriva dalla falsa convinzione di aver chiuso i conti con il nostro passato affermando che la situazione politica attuale sia un brutto passaggio della storia italiana.