Ancona, scappa alla vista della volante: “Testavo i miei energy drink”

Un uomo di origine straniera è scappato alla vista della polizia adducendo una giustificazione assurda al suo comportamento e tentativo di fuga, per cui è scattato immediatamente il fermo.

Ancona, scappa alla vista della volante: “Testavo i miei energy drink”

Viaggiando in macchina, può capitare che la polizia fermi i vari automobilisti per fare dei controlli. Spesso, alla vista degli agenti, gli automobilisti accampano le scuse più assurde e davvero particolari, quasi al limite del surreale. L’episodio accaduto un paio di giorni fa ad Ancona è un esempio in tal senso. Vediamo cosa è successo e la scusa usata dal soggetto in questione che non ha convinto la polizia. 

Il fatto è accaduto ad Ancona, un paio di giorni fa, dove un uomo di origine straniera stava camminando a passo spedito portando sulle spalle uno zaino alquanto voluminoso che è balzato subito all’occhio ai poliziotti dal momento che era quasi alto due metri. Un atteggiamento che ha immediatamente destato l’attenzione degli agenti di polizia che stavano facendo un sopralluogo in quella zona. 

I poliziotti, insospettiti da quel peso che stava trasportando, hanno deciso di avvicinarsi all’uomo per un normalissimo controllo di routine, ma il soggetto, appena si è reso conto, si è dato alla fuga insospettendo ancora di più le forze dell’ordine. Sfrecciando a più non posso, è riuscito anche schivare le auto parcheggiate in modo da dileguarsi per non dare giustificazioni alle forze dell’ordine. 

I poliziotti sono riusciti lo stesso a rintracciarlo e, dopo ben 600 metri, lo hanno fermato e identificato. L’uomo, per giustificare il suo comportamento e la fuga agli agenti, ha dato la seguente giustificazione: «Testavo l’efficacia degli energy drink. Non stavo scappando, volevo solo vedere se queste bibite energetiche che bevo funzionano»

Una giustificazione davvero assurda alla quale la polizia non ha creduto e per il quale è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Oltre a questo reato, l’uomo non aveva neanche i documenti con sé per cui, sempre con la scorta degli agenti di polizia, è stato accompagnato all’ufficio immigrazione della questura per proseguire con le indagini.

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