Alcune merendine e snack degli anni ’80 e ’90 che purtroppo non esistono più (2 / 3)

Forse la spensieratezza della fanciullezza non ci faceva pensare ai tanti zuccheri che stavamo ingerendo in quel momento. Ora che non siamo più bambini stiamo molto più attenti all’alimentazione. Prima di ingerire qualcosa tipo il ‘Frizzy Pazzy’, molti di noi vanno a cercare su Google gli ingredienti, controllano per bene sull’etichetta quanti grammi di zuccheri ci sono e tutto il resto. Perché quella roba era buona sicuramente, salutare… non molto. Stesso discorso per tanti altri cibi di cui parleremo in questo articolo.

Forse la chiave per la felicità sta proprio lì: nell’agire senza pensare. A 7 anni che ne sapevamo noi che lo zucchero faceva male ai denti e ci faceva ingrassare? Certo, i nostri genitori ce lo dicevano. Ma il sapore era più forte dei loro rimproveri. Poi quando è arrivata la prima indigestione di caramelle abbiamo capito che magari mangiare così tanto zucchero, alla fin fine, non faceva bene al nostro corpo. Un passo in più verso la maturità, no?

Quindi iniziamo a parlare proprio del già citato Frizzy Pazzy: chi se lo scorda? Quella polverina strana che a contatto con la saliva della nostra lingua iniziava a ‘frizzare’. Si andava in edicola, in tabaccheria, nel mini market vicino la scuola e con gli spiccioli che ci davano i genitori o i nonni se ne comprava il più possibile, anche per condividerla con i nostri amichetti. Dopo aver sentito quell’effetto strano sulla lingua, eravamo subito di buon umore. Bei ricordi, davvero.