Alberto Angela, il racconto choc: “Sono stato rapito e picchiato, ho rischiato di morire” (2 / 2)

“All’improvviso, praticamente dal nulla, è uscito questo veicolo velocissimo, dal quale sono scesi tre individui con turbante e occhiali da sole. Imbracciavano dei kalashnikov e le pistole, ci hanno intimato di fermarci.
Dopodichè ci hanno legato e picchiato per ore. Ci stavano interrogando, e nel farlo si stavano divertendo a terrorizzarci: inizialmente ci chiedevano insistentemente se avessimo con noi droghe o alcolici. Poi hanno iniziato a chiederci se fossimo delle spie”

 

 Il sequestro è durato diverse ore, le abbiamo vissute come se fossimo stati dei condannati a morte, cercando di farci coraggio a vicenda.
Sono state 15 ore terribili, da condannati a morte ha ripetuto il divulgatore, evidentemente turbato dal ricordo di quel brutto episodio.
“Siamo stati tutti percossi, ci hanno minacciati e poi derubati di tutto. 

Si sono presi le attrezzature, i nostri soldi, le fedi nuziali, gli orologi, i cellulari…tutti i bagagli. Il tutto accompagnato da una tortura psicologica”.
Fortunatamente – per la sua famiglia e per tutti noi amanti delle sue trasmissioni e il suo modo di essere – Alberto è riuscito a tornare a casa. Tuttavia il ricordo di essere stato così vicino alla morte lo ha segnato per sempre.