Addio occhiali: arrivano le nano gocce che restituiscono la vista (3 / 3)

Molto presto cominceranno gli esperimenti sugli esseri umani. Se i risultati dovessero essere positivi, fa sapere il Dottor Smadja, basterà un’app per cellulare per scansionare gli occhi, misurarne la rifrazione, creare un modello laser e poter capire su quali ‘problemi’ ci sia da intervenire. Insomma, tecnologia di livello avanzatissimo, com’è la norma in Israele, un paese che investe moltissimo in ricerca.

Si tratta di una ricerca molto importante che potrebbe avere ‘conseguenze’ (positive, ovvio!) storiche, insomma una sorta di svolta. In Israele, ogni due anni una giuria imparziale di medici e infermieri decide due opere meritevoli (su 160 totali) in ambito scientifico. Quella delle nano gocce è una di queste due, segno che dalle parti di Tel Aviv ci credono davvero.

Non si tratta, comunque, di un’esclusiva israeliana. Nell’ultimo decennio altre università sparse per il mondo hanno fatto ricerche simili. Ad esempio a Londra sono state sperimentate delle particelle applicabili sotto forma di gocce per rallentare la degenerazione maculare legata all’età. Oppure a Taiwan un altro farmaco che non ha bisogno di iniezioni ma di una semplice applicazione sulla cornea ha risolto i problemi di infezioni batteriche degli occhi. Insomma, il futuro è radioso!