Acido in faccia, il nuovo “gioco” del terrore: “Attaccati senza motivo da sconosciuti” (2 / 2)

Una donna invece racconta che “questi attacchi non ti lasciano solo cicatrici sul corpo, ma anche cicatrici nella mente.” Nel servizio viene intervistato un uomo di 32 anni Andreas Christopheros, uomo d’affari di successo che ha subito l’aggressione con l’acido nel 2016 per mano di David Phillips. In questo caso però c’era un motivo. Infatti l’aggressore pensava che Andreas avesse violentato una persona che conosceva, così per vendicarsi, gettò l’acido della batteria in pieno volto. La sua è stata una sfortuna, uno scambio di identità:

Il dolore era inspiegabile. Niente è paragonabile. Ho capito subito che era acido. La mia maglietta si era sciolta.” ha spiegato Andreas a Pablo Trincia.
Il suo aggressore, David Phillips, è stato condannato all’ergastolo dopo l’aggressione che ha sfigurato per sempre il volto di Andreas: “Mi ha chiesto scusa ma non ci può essere giustificazione per quello che ha fatto.” L’uomo ha spiegato che il momento più bello dopo giorni e giorni di coma, è stato quando ha rivisto suo figlio in ospedale: “Si voltò verso di me, tese le braccia e gridò “papà, papà, sei tu”.

Poi si lanciò tra le mie braccia e si aggrappò a me come una scimmietta, senza mai lasciarmi andare per 40 minuti.” L’uomo non ha di certo perso la voglia di vivere dopo questa terribile aggressione con l’acido, nel servizio de Le Iene, in conclusione, dichiara al giornalista Pablo Trincia:Hai a che fare con ciò che hai di fronte e vai avanti. Ho perso un anno della mia vita a 30 anni. È significativo, non ho intenzione di perdere altro tempo, il tempo è prezioso per me.