L’anziano ha ringraziato i volontari ed ha dichiarato che il cane era fuggito uscendo dal portellone lasciato aperto nella sua auto. Poco dopo, ha chiamato un suo amico veterinario per sopprimerlo.
La difesa del medico ha sostenuto che il veterinario ha risposto ad una richiesta visita a domicilio, il sito Rovigooggi scrive: “una richiesta fatta nell’interesse dell’animale anche se lui era riluttante conoscendo che l’animale era intrattabile già dalla ultima sessione vaccinale,
avvenuta in sedazione. Fatto sta che il cane, durante la presunta visita del veterinario, riceve una iniezione letale e muore”.
Purtroppo Rocky è morto, ma per lui almeno è stata fatta giustizia con la condanna di reclusione per un anno e due mesi a seguito di maltrattamenti e uccisione dell’animale. Nel caso in cui dovessero risarcire alle parti civili con una somma pari a 3.500 euro verranno sospese le pene.
La scelta dell’uomo di disfarsi del cane era dovuta per il comportamento troppo irruento del cane che aveva solo 3 anni. Questo episodio è accaduto nel 2015 ma solo in questi giorni è arrivata la condanna, molte associazioni animaliste in tutti questi anni hanno fortemente voluto giustizia per Rocky ed anche se hanno aspettato tutto questo tempo, sono riuscite finalmente a difendere in ogni modo il diritto alla vita del povero cane.