A Monza nasce un villaggio perfetto per i malati di Alzheimer (2 / 2)

All’interno del paese ritrovato gli ospiti avranno la possibilità di vivere in otto appartamenti da otto persone, ognuno con la propria camera, il bagno, ma anche una cucina e un soggiorno comune per condividere alcuni momenti della giornata.

Anche l’arredo dei locali è stato pensato appositamente per aiutare la memoria: un gruppo di allievi della facoltà di design ha progettato un armadio ‘intelligente’ in grado di aiutare a scegliere gli indumenti da indossare illuminando in sequenza i cassetti dell’intimo, delle camicie, dei pantaloni, delle calze e delle scarpe.

Per i 64 ospiti all’interno del villaggio sono previsti ben 55 operatori: alcuni saranno presenti nelle abitazioni per fornire assistenza in caso di necessità, gli altri sono educatori, psicologici, terapisti occupazionali che avranno ruoli diversi: dal commesso del minimarket alla parrucchiera, dalla cassiera del cinema al barista. “Tutto personale formato – ha chiarito Mauri- per gestire la relazione con il malato e stimolare le sue capacità residue”. “Nel mondo le persone affette da Alzheimer sono stigmatizzate –  ha commentato Mariella Zanetti, geriatra e responsabile del gruppo Alzheimer della cooperativa – e si rischia l’isolamento, un eccesso di medicalizzazione.” 

Il contributo scientifico è assicurato da Cnr, Politecnico e Fondazione Golgi Cenci che già hanno partecipato alla stesura del progetto. I primi ospiti arriveranno in primavera, dopo il completamento delle procedure per la convenzione con Regione Lombardia e Ats Brianza. Le piante che si stanno mettendo a dimora in questi giorni per delineare i percorsi odorosi saranno allora tutte in fiore. A sostegno del paese ritrovato e delle altre iniziative della cooperativa La Meridiana, la quale ha realizzato anche uno dei primi centri italiani dedicati ai malati di Sclerosi laterale amiotrofica, dal 25 febbraio al 4 marzo sarà attivo un sms solidale al numero 45568.