56 migranti sbarcano su una spiaggia calabrese, vengono aiutati e rifocillati dai bagnanti (2 / 2)

Appena arrivati sulla terraferma, i 56 migranti, stremati, stanchi, disidratati e con la consapevolezza di aver evitato la morte per un soffio, hanno chiesto: “Acqua per favore, un po’ d’acqua” e la loro richiesta è stata subito accontentata. Si tratta di 56 persone che, stando ai primi resoconti della Guarda Costiera e delle forze dell’ordine, sono di nazionalità siriana e irachena, maggiormente di etnia curda.

Nella notte hanno anche dovuto affrontare una tempesta, che ha reso ancora più difficoltoso il loro viaggio della ‘speranza’. A salvarli sono stati 6 donne e 39 uomini, oltre a 11 bambini, che erano presenti sulla spiaggia di Capo Rizzuto. Erano residenti del posto, ma anche vacanzieri e ospiti dei villaggi turistici presenti nelle vicinanze. Oltre a trarre in salvo i migranti, li hanno anche rifocillati: acqua e cibo per tutti, snack dolci e succhi di frutta per i bambini, presi dalle borse frigo che avevano con sé per ‘affrontare’ la giornata al mare.

Una grande dimostrazione di umanità da parte di questo gruppetto di bagnanti, insomma. Poco dopo il loro ‘sbarco’ è giunta sul posto la Guarda Costiera, che ha inviato i suoi uomini sul posto, oltre a qualche sanitario del 118 e alle forze dell’ordine. Secondo i presenti, alcuni uomini ‘con chiaro accento dell’Est’ si sarebbero allontanati pochi minuti dopo, mentre altri ‘riprendevano le forze’ sulla spiaggia. Tutto è bene quel che finisce bene, ma rimane un interrogativo: come mai la barca a vela è sfuggita ai controlli? Non è affatto raro che sulle coste calabresi arrivino barche dai mari dell’Est, ma è la prima volta che i radar si sono ‘persi’ un’imbarcazione.