35enne fermato dai carabinieri fornisce false generalità: "Sono il Conte Dracula", denunciato

L'assurdo episodio si è verificato a Carpi, in provincia di Modena, nella serata tra sabato 13 e domenica 14 febbraio. Il protagonista della vicenda è un cittadino moldavo che è stato denunciato per falsa attestazione di identità.

35enne fermato dai carabinieri fornisce false generalità: "Sono il Conte Dracula", denunciato

Ha fornito ai carabinieri che lo hanno fermato delle false generalità, per questo un 35enne moldavo è stato denunciato dai militari dell’Arma della stazione di Carpi, in provincia di Modena. Nella fattispecie, il soggetto, fermato durante un controllo anti Covid nella notte tra sabato 13 e  domenica 14 febbraio, si è rifiutato di dire agli uomini in divisa il suo vero nome, affermando di essere il Conte Dracula in persona, personaggio della fantascienza creato dalla brillante mente di Bram Stoker. Peccato che l’idea del 35enne non sia stata altrettanto brillante come quella del famoso scrittore. Per lui è scattata immediatamente una denuncia penale per falsa attestazione d’identità.

Secondo quanto riferiscono i media locali e nazionali, il 35enne sarebbe stato fermato più volte e ha dichiarato sempre di non avere con se i documenti. Tra le varie attestazioni false che ha dato ai carabinieri c’è appunto quella di Vlad III di Valacchia, personaggio realmente esistito in Romania e a cui molto probabilmente Stoker si è ispirato per creare il personaggio di Dracula. L’imperatore Vlad era molto noto per torturare in maniera indicibile i suoi nemici o avversari politici. 

Controlli serrati su tutto il territorio

I carabinieri hanno ovviamente eseguito tutti i controlli del caso, confermando che il 35enne non si chiamava neanche Vlad. Le sue generalità non sono comunque state rese note per motivi di privacy. La “burla”, se così vogliamo chiamarla, verso i militari potrebbe avere pesanti conseguenze sulla fedina penale del giovane. Il reato di falsa attestazione d’identità è di natura penale e si può rischiare anche il carcere

Il 35enne rischia la reclusione da uno a sei anni, secondo appunto quanto stabilito dall’articolo 495 del Codice Penale. Sicuramente il ragazzo andrà incontro ad una sanzione salatissima per quanto commesso. La notizia di quanto accaduto ha destato curiosità in tutta la zona, ma per il giovane non è finita affatto bene e dovrà rispondere di accuse comunque abbastanza gravi. 

In queste ultime settimane i controlli sono serrati su tutto il territorio nazionale, sia quelli ordinari che anti Covid. Proprio per evitare comportamenti pericolosi dalle persone il Viminale ha disposto l’incremento delle pattuglie di carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale, quindi anche in provincia di Modena. I controlli saranno effettuati anche dalle Polizie Locali.

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