26enne muore di tumore: nella bara con lui, la pergamena della laurea che non è riuscito a festeggiare (2 / 2)

Quando l’associazione Volontari ospedalieri guidata da Anna Pulpito ha saputo della malattia di Domenico e di quanto ci tenesse a conseguire il prestigioso titolo, ha cercato in ogni modo di accelerare i tempi, per permettere il prima possibile di strigere tra le mani la desiderata laurea. Questi a loro volta hanno chiesto aiuto al consigliere regionale Renato Perrini, perché sbloccasse la procedura per poter velocizzare il conseguimento della laurea a Palmisano. Era arrivato il momento del temuto esame di laurea.

Domenico ha sostenuto l’esame in un letto dell’ospedale davanti ad una commissione d’esame. Il ragazzo non si è mai arreso, fino all’ultimo voleva dimostrare a tanta gente che “volere è potere”, e lui voleva molto quell’ambito pezzo di carta. Purtroppo però Domenico non c’era più, non ha potuto stringere tra le mani quel bramato titolo. La burocrazia come si sa rallenta ogni cosa, Domenico è volato in cielo prima di poter stringere tra le mani la laurea in ingengeria informatica. Una vita spezzata troppo presto, a soli 26 anni. I suoi familiari ed amici così hanno deciso di mettere la pergamena nella bara accanto al suo corpo.

Al suo funerale ha partecipato anche Eugenio Di Sciascio, il rettore del Politecnico di Bari che ha espresso la vicinanza dell’ente dove Domenico ha conseguito la laurea in ingegneria informatica. Di Sciascio ha sentito il dovere di scusarsi se i suoi uffici non sono riusciti a fargli avere tra le mani la pergamena per tempo. Una gran folla si è radunata all’uscita della chiesa, dove tanti palloncini bianchi e neri si sono alzati nel cielo, l’ultimo saluto che hanno voluto dare a Domenico Palmisano. Il ragazzo infatti era un gran tifoso della Juventus, e come ogni tifoso bianconero, sognava un giorno di incontrare il suo idolo, ovvero Cristiano Ronaldo.