Napoli, il cane guida di un’ipovedente non può entrare: 833 euro di multa al Caffè Gambrinus

Lo storico Caffè Gambrinus di Napoli impedisce l'ingresso al cane di una non vedente, che non può così accedere al bar in cui voleva entrare: al proprietario del locale sono stati comminati 833 euro di multa.

Napoli, il cane guida di un’ipovedente non può entrare: 833 euro di multa al Caffè Gambrinus

I proprietari di uno storico caffè di Napoli, il Gambrinus, nel centro della città partenopea, non hanno permesso ad un cane guida di una non vedente di accedere all’interno delle storiche mura della loro sala da thè: la signora voleva riposarsi e rilassarsi all’interno del locale, ma ha dovuto rinunciare, visto che non c’è stato verso di portare all’interno il suo amico animale.

Per una persona non vedente, il cane guida è a tutti gli effetti un braccio destro che non può essere amputato, specie quando si è fuori dalle mura di casa; per la sfortunata signora è stato un momento notevolmente spiacevole, in cui si è sentita offesa nella sua dignità, perciò ha riferito tutto, tramite una telefonata, al comando della Polizia Municipale di Napoli.

Il cane, oltretutto, era dotato di guinzaglio e museruola, quindi rispondeva perfettamente ai requisiti di legge per poter accedere all’interno dei locali pubblici: quando gli agenti sono arrivati al Caffè Gambrinus, ai titolari del locale è stata comminata una multa di 833 euro.

La sanzione è scattata per aver violato la legge che tutela gli animali accompagnatori di disabili. Solo a quel punto Michele Sergio, portavoce della storica famiglia proprietaria del locale, ha fatto sapere che si è trattato di uno spiacevole equivoco, poichè il gestore, in un primo momento, non si era reso conto della situazione ed era tornato sui suoi passi quando ormai era troppo tardi e la signora non vedente aveva già allertato la polizia municipale.

Sempre tramite Michele Sergio, la famiglia fa sapere che comunque solo certe sale del loro Caffè possono ospitare animali, mentre altre sono assolutamente vietate per loro, facendo comunque emergere un certo pregiudizio verso gli animali da compagnia. I proprietari stanno addirittura pensando di fare ricorso per vedersi annullata la sanzione, invitando comunque la signora lesa nella sua dignità nel loro locale, magari per un buon caffè.

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