Monza: cane poliziotto accusato di essere "fascista"

Un cane che collabora con la polizia municipale di Monza, addestrato per la ricerca di stupefacenti, è stato accusato di essere fascista per via del nome, che in realtà deriva solamente dal luogo di allevamento. Surreale anche lo scambio di battute dei politici locali.

Monza: cane poliziotto accusato di essere "fascista"

Durante l’ultimo consiglio comunale a Monza si è svolto un dibattito a dir poco surreale e grottesco su un cane in forza alla Polizia Municipale della città dell’Autodromo Nazionale e della Villa Reale. Il cane protagonista, in realtà. ha sempre compiuto il suo dovere e tutto il marasma che si è svolto nelle aule del comune monzese non ha nulla a che vedere con le sue azioni.

Ma andiamo con ordine: il cane in questione è Narco della Decima Mas, un pastore tedesco di ottimo pedigree, addestrato e specializzato nella caccia alle sostanze stupefacenti, al piccolo spaccio ed alla presenza delle sostanze proibite all’interno di aree di verde pubblico, di luoghi degradati e di abitazioni private.

Le azioni di Narco della Decima Mas, in collaborazione con gli agenti che lo accompagnano nella caccia agli spacciatori, sono sempre state positive e l’impegno che il cane ha sempre profuso è stato il massimo. Il nome, però, ha sollevato un polverone: il battaglione della Decima Mas è stato un’unità marina dell’esercito che rimase fedele alla Repubblica di Salò, con a capo Benito Mussolini, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

Ogni cane di un certo pedigree, però, porta il nome del suo allevamento di origine come un cognome, motivo per cui questo cane antidroga monzese porta questo nome: il luogo dove è stato cresciuto ed addestrato è il Decima Mas di Agugliano (AN), uno dei migliori allevamenti di cani antidroga di tutta Italia. Invece di lodare il cane per le sue azioni, i consiglieri comunali hanno trovato modo di litigare su questo.

Il consigliere del PD Andrea Lamperti ha chiesto lumi sul nome perché, in riferimento al battaglione sopracitato, ha definito il cane “fascista” e quindi fuori legge in quanto colpevole di apologia al fascismo. All’accusa surreale arriva la risposta del consigliere della Lega Federico Arena, altrettanto grottesca, che ha riferito che il cane non fa il saluto romano e che nella sua cuccia non sono stati trovati busti di Mussolini.

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