Ecco i primi fiori piantati e sbocciati nello spazio

I primissimi fiori cresciuti e sbocciati sulla stazione spaziale sono delle Zinnie, cioè piante fiorite dai colori sgargianti e vivaci. Sono state raccolte dal "giardiniere spaziale" Scott Kelly qualche settimana fa. Verrano sottoposti ad esami in laboratorio.

Ecco i primi fiori piantati e sbocciati nello spazio

Un bouquet di fiori di Zinnie è giunto direttamente dallo spazio. L’astronauta dal pollice verde, Scott Kelly, le ha coltivate con amore e pazienza raccogliendo adesso il prodotto della sua coltura. Il progetto, condotto sulla serra della stazione spaziale internazionale, è stato denominato “Veggie”.

La stessa tipologia di fiori è stata impiantata e coltivata sulla terra, al fine di ottenere un campione simile di fiori da confrontare a quello che sarebbe stato coltivato sullo spazio in assenza di gravità. Attualmente i due mazzi di fiori sono stati sottoposti ad approfondite analisi di laboratorio per comprendere come l’assenza di peso nello spazio possa influenzare la crescita floreale.

Lo scopo di questo esperimento botanico è quello di studiare la crescita e la coltura delle piante da fiore nella galassia, per ottenere informazioni utili per le piantagioni che danno frutti commestibili, come ad esempio i pomodori. Le zinnie spaziali erano state seminate a novembre 2015 e si sono sviluppate in 3 mesi.

I fiori spaziali sono stati divisi in 3 gruppetti e le loro corolle sono state analizzate in laboratorio con tre differenti metodiche: un gruppo è stato essiccato all’aria e a temperatura ambiente per ottenerne i semi, un secondo gruppo è stato congelato a -80° C, mentre il terz’ultimo è stato sottoposto a pressione.
Non ci è ancora dato sapere l’esito dei risultati.

Ma attendendo l’esito dei risultati, gli astro-giardinieri non si fermano qui: sulla serra spaziale soprannominata “Veg 03” proseguono le attività di botanica. I giardinieri spaziali (o forse dovremmo chiamarli contadini) stanno provvedendo a seminare due differenti tipologie di ortaggi: la lattuga romana rossa e una particolare varietà di verza cinese.

Inoltre, il dedicarsi alla floricoltura e all’ortocoltura ha contribuito al benessere psichico degli astronauti, i quali hanno sinceramente ammesso di aver ridotto lo stress e la tensione causata dalla estenuante durata della loro permanenza sulla stazione spaziale (ben un anno).

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