Luca Carboni è tornato e lo fa in grande stile con un nuovo album che esce l’8 giugno dal titolo Sputnik e che il cantautore bolognese presenta a Tgcom24 che lo ha intervistato. Un album in cui Carboni collabora anche con alcuni giovani tra cui Calcutta, Gazelle e Giorgio Poi. Ecco come è il nuovo album e cosa ha svelato.
Nel nuovo album dal titolo Sputnik, il cantautore bolognese dice che dobbiamo “Tenere sempre unito il passato e il futuro, non dimenticare ma guardare avanti…”. Sputnik è un album in cui il cantautore affronta diverse tematiche, compreso il rapporto uomo-donna, le coppie, i figli e parla anche del confronto generazionale. Proprio per questa ragione il nuovo album è denso di collaborazioni con i giovani artisti di oggi.
Il singolo La grande festa sta spopolando e di questo ne è orgoglioso, ma gli farebbe piacere che anche l’album, una volta uscito, fosse compreso e apprezzato, in quanto è anche bello lavorare sui progetti, inteso come disco e non solo sui singoli. Un album ricco di tematiche: dai figli in Alba, sino a Due in cui si parla della coppia e delle diversità che vanno accettate e rispettate.
Un disco in cui sono presenti anche citazioni riguardanti il muro di Berlino di un episodio vissuto che racconta. “Io e la mia generazione abbiamo vissuto nel periodo della guerra fredda. Ricordo che nel 1984 sono riuscito, come spalla di Lucio Dalla, ad arrivare al di là del muro e ho scoperto che i ragazzi avevano in mano i dischi di Madonna e Bruce Springsteen, io avevo le All Stars ai piedi, non a caso c’è un disegno in questo disco, che erano un mito americano. I ragazzi di Berlino Est mi vennero a chiedere se gliele lasciavo”.
Per quanto riguarda le collaborazioni con i giovani, ammette che dai giovani c’è sempre da imparare. Gli piace molto questo confronto e questo venirsi incontro. Trova dei punti di contatto con loro e pensa che questi nuovi artisti stiano crescendo davvero bene e stiano spodestando il pop. Per questo motivo, la collaborazione con loro è nata in modo molto spontaneo.