Roberto Vecchioni ritorna con un nuovo album

Roberto Vecchioni ritorna, dopo cinque anni, con il suo nuovo lavoro dal titolo "L'infinito", in cui racconta le vite degli altri e tratta determinate tematiche, come ad esempio nel brano "Giulio", dedicata a Giulio Regeni.

Roberto Vecchioni ritorna con un nuovo album

A distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro discografico, Roberto Vecchioni, uno dei cantautori e poeti migliori della musica italiana, torna a pubblicare un nuovo album, un concept album, dal titolo “L’infinito” che, come spiega lui stesso, è l’essenza della vita. Un disco, uscito ieri 9 novembre, arricchito da alcune presenze importanti, come quella di Francesco Guccini e Morgan in due brani diversi.

L’annuncio del nuovo album è giunto in maniera del tutto inaspettata, nella cornice del Teatro San Gerolamo, in centro a Milano, dove il cantautore ha riunito la stampa per presentarlo. Vecchioni, non ha solo raccontato l’idea del nuovo lavoro discografico, ma anche se stesso, a partire dal concetto di canzone d’autore. “Quella che chiamate canzone d’autore è una cosa difficile perché si ha paura sempre di dire cose scontate. Ho fatto magari canzoni brutte ma ho sempre cercato di prendere un punto di vista particolare. E ho pagato il dazio dell’incomunicabilità”.

“L’infinito”, il titolo del nuovo lavoro discografico, è un disco in cui Vecchioni ha cercato l’essenza della vita, non tanto in sé stesso, come spesso fa quando scrive dei brani, ma soprattutto negli altri, nelle vite degli altri. In questo modo sono nate canzoni come “Giulio”, dedicata a Giulio Regeni e il racconto della madre; “Cappuccio rosso” è una lettera d’amore per chi va a combattere contro l’Isis. In “Ti insegnerò a volare”, cantata con Guccini, parla di Alex Zanardi, sino a tantissimi altri brani intimi e personali.

Un album in cui si parla di vita, di storie, ma non di attualità o di politica spicciola, come la definisce lo stesso Vecchioni. Non vuole prendere una posizione nelle canzoni, ma preferisce farlo nella vita e in questo disco canta l’uomo universale con le sue nevrosi, con le sue passioni e con tutto ciò che lo caratterizza e lo rende umano.

Un album a cui hanno collaborato diversi musicisti, da Lucio Fabbri sino a Massimo Germini, ma anche Roberto Gualdi e soprattutto Marco Mangelli, scomparso a fine agosto, che, nonostante stesse male, ci teneva ad esserci. Il disco esce sia nella versione deluxe che in vinile, ma non in streaming o digitale, per decisione dello stesso Vecchioni.

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