Le prime parole di Lele Spedicato dopo l’ictus: “Il vostro amore mi ha travolto e sostenuto, a presto”

Dopo l'emorragia cerebrale, il chitarrista dei Negramaro Lele Spedicato rompe il silenzio e ringrazia i fan per tutto l'amore ricevuto.

Le prime parole di Lele Spedicato dopo l’ictus: “Il vostro amore mi ha travolto e sostenuto, a presto”

Lele Spedicato, lo scorso settembre, ha avuto un malore mentre si trovava in piscina con sua moglie Clio. Il chitarrista dei Negramaro è stato portato d’urgenza in ospedale a seguito di un’emorragia cerebrale, dopo due mesi da quel giorno, Lele ha rotto il silenzio.

Le prime parole sono arrivate durante l’evento di Vanity Fair Stories a Milano: “Ciao ragazzi, vi mando un caloroso abbraccio. Volevo ringraziarvi tutti dell’amore che mi avete mandato in questi ultimi mesi. Volevo dirvi che mi è arrivato tutto, mi ha travolto e mi ha sostenuto. E vi ringrazio con tutto il cuore di così tanto affetto. Grazie, grazie, grazie, spero a presto, con affetto Lele”.

Sul palco era presente il cantante della band, Giuliano Sangiorgi, che ha detto che “ritrovare Lele è stato come tornare a respirare dopo un’apnea”. La band è pronta a tornare sul palco nel tour invernale di “Amore che Torni”, nell’attesa c’è stato il lancio del nuovo singolo “Puro come me” che presto avrà un video ufficiale.

Il chitarrista della band pugliese finalmente è riuscito a ringraziare tutti i fan che lo hanno sostenuto fin da subito, dopo aver trascorso diverse settimane in ospedale in prognosi riservata, ora è in fase di recupero e le voci del suo miglioramento si facevano insistenti fino a quando i medici hanno sciolto la prognosi ed ha potuto lasciare il reparto di rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Negli ultimi giorni, Lele Spedicato è diventato per la prima volta padre, sua moglie Clio Evans ha annunciato la nascita del loro bambino ed ha definito suo marito un eroe.

In un’intervista, Clio ha spiegato che mentre suo marito si trovava in ospedale in stato di rianimazione, lei era incinta e gli è stato vicino con tutte le sue forze per tenere il bambino in pancia, per stare vicino all’uomo che ama “e sono stata premiata”.

Tutti, Clio compresa, sono fieri di lui: “È una forza, un eroe, e il nostro bimbo è una spinta a reagire ancora meglio”.

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