Samsung Galaxy S10 potrebbe avere una batteria super? Si, sfruttando una particolare tecnica

Stando alle ultime indiscrezioni, il Samsung Galaxy S10 potrebbe introdurre la tecnologia SLP in grado, nella fattispecie, di ridurre la dimensione dei circuiti elettronici (aumentando, potenzialmente, la capacità della batteria).

Samsung Galaxy S10 potrebbe avere una batteria super? Si, sfruttando una particolare tecnica

Uno dei problemi più importanti che riguarda la progettazione degli smartphone è, senza ombra di dubbio, lo spazio a disposizione. Un dispositivo avente dimensioni dell’ordine dei centimetri deve contenere tutta l’elettronica necessaria a far funzionare un intero sistema e questa non è, di certo, un’impresa semplice. Nel corso degli anni, nuove tecniche produttive hanno permesso di contenere questo problema migliorando, di conseguenza, le performance complessive del sistema.

Rimanendo in quest’ottica, pare che anche Samsung stia lavorando per contenere questa pesante limitazione. Il nuovo Galaxy S10, salvo ulteriori indiscrezioni, potrebbe essere il primo smartphone dell’azienda sud-coreana ad adottare la tecnologia di produzione SLP (Substrate Like PCB) che permetterebbe, per conseguenza indiretta, un netto miglioramento della capacità complessiva della batteria integrata.

Tale tecnologia è stata introdotta, per la prima volta in assoluto, da Apple con iPhone X e permette la realizzazione di un PCB (circuito stampato) che, mantenendo inalterate le proprie dimensioni, riesce a contenere un maggior numero di componenti. Tutto ciò è permesso dalla possibilità di impilare le componenti una sopra l’altra riducendo, così, lo spazio necessario per il sistema. Così facendo, è possibile realizzare batterie più ampie evitando di aumentare le dimensioni complessive dello smartphone (è possibile, nel caso degli smartphone entry level, diminuire la diagonale dello schermo garantendo comunque un’ottima autonomia complessiva).

La tecnica SLP, quindi, dovrebbe vedere la luce anche sui nuovi Samsung Galaxy S10 e, di conseguenza, ci si potrebbe aspettare una batteria avente un’autonomia superiore rispetto a quella vista oggi negli attuali smartphone top di gamma. Bisogna fare una doverosa precisazione: non tutte le varianti dello smartphone integreranno questa tecnica, ma soltanto quelle con una CPU Exynos.

Tale scelta sarebbe collegata ad alcune difficoltà produttive riguardanti le CPU Qualcomm che renderebbero, di fatto, inapplicabile questa tecnica. In ogni caso, un altro fattore è in grado di supportare ulteriormente l’uso della tecnica SLP nel prossimo dispositivo top di gamma dell’azienda: ben quattro fornitori di Samsung avrebbero le capacità tecniche per realizzare componenti sviluppati con questa tecnica. 

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