I prossimi smartphone Google riconosceranno persone e cose da soli

Google annuncia la collaborazione con Movidius, specializzata in chip, per integrare nell'hardware dei suoi prossimi device (Nexus?) la tecnologia di riconoscimento di volti ed immagini. Con gran vantaggio per transazioni digitali e persone con handicap visivi

I prossimi smartphone Google riconosceranno persone e cose da soli

La ricerca sulle interfacce uomo-macchina procede serrata in direzione di una sempre maggiore semplificazione delle medesime. In queste ore, il Wall Street Journal riferisce che Google sarebbe al lavoro per integrare il riconoscimento delle immagini – e dei volti – all’interno dell’hardware dei suoi prossimi device

In verità Facebook lavora a qualcosa del genere già da tempo e ha implementato nella sua piattaforma la capacità di riconoscere automaticamente i volti onde taggare in tempo reale le persone. Per la stessa Google, inoltre, il riconoscimento delle immagini non arriva a “ciel sereno”: Mountain View lo adotta già in Picasa e nell’app Foto: in questi casi, tuttavia, occorre caricare le immagini sul cloud, sui server di Google, affinché siano elaborate, riconosciute e poi taggate a dovere nelle categorie più idonee (animali, paesaggi, bambini, etc). 

La novità di cui riferisce il Wall Street Journal rappresenta, quindi, un passo avanti rispetto all’attuale “stato dell’arte” del riconoscimento iconografico: Google, infatti, ha annunciato una joint venture con la start-up Movidius per l’integrazione del chip “MA2450” all’interno dei prossimi device Android dell’azienda di Brain e Paige con lo scopo di integrare le facoltà AI del deep learning all’interno dei device. In sostanza, i device Google del domani – grazie al chip di cui sopra saranno in grado di riconoscere volti ed immagini anche off-line, senza dover comunicare, via dati o wireless, con i server esterni.

Conseguenze? Semplice! Minor consumo del traffico dati, maggiore privacy (i dati non partiranno dal nostro terminale), risposte più rapide del device che, oltretutto, fornirà un discreto aiuto in diversi contesti. Innanzitutto si pensa alla maggiore sicurezza che ne deriverà nelle transazioni economiche ma, questo anche è importante, non va sottovalutato l’aiuto che potrà esser fornito agli ipovedenti o ai ciechi che potranno recuperare una certa autonomia nel muoversi all’interno delle città e nell’interagire con persone conosciute. 

A quanto pare, grazie alla collaborazione con Movidius (collaudata anche ai tempi di Project Tango) basata sull’intelligenza artificiale, i terminali Google – quindi Nexus – del domani saranno in grado di riconoscere volti ed immagini da soli. Senza l’ausilio del web e delle sue risorse. Una novità che si attendeva da tempo è dir poco…

Continua a leggere su Fidelity News