Esibito, per la prima volta, lo smartphone pieghevole di Samsung, con display Infinity Flex

Dopo un'attesa di proporzioni bibliche, Samsung ha deciso di rompere gli indugi e, nel corso della conferenze dedicata agli sviluppatori, iniziata a San Francisco, ha esibito - con molto mistero - il (suo) primo prototipo funzionante di smartphone pieghevole.

Esibito, per la prima volta, lo smartphone pieghevole di Samsung, con display Infinity Flex

Da qualche ora, è finalmente iniziata la “Samsung Developers Conference 2019” nel corso della quale il colosso sudcoreano della tecnologia ha mostrato, per la prima volta, il suo smartphone flessibile, in forma di prototipo funzionante.

Lo smartphone pieghevole di Samsung, dopo anni di avvistamenti, è stato portato sul palco della kermesse iniziata a San Francisco, anche se non pienamente disvelato, tanto che – non appena è stato estratto dal taschino – le luci sono calate vertiginosamente, onde mascherarne i dettagli maggiori.

Da quello che si è potuto vedere, però, lo smartphone pieghevole di Samsung ha un display più piccolo sull’esterno, quando chiuso, ove visualizzare alcuni contenuti che non necessitano di grandi dimensioni, come la navigazione web, le notifiche, o il dialer delle chiamate: una volta aperto, grazie al semicerchio posto nel mezzo, che presiede al piegamento dall’alto verso il basso del device, mostra una sorta di schermo quadrato, con rapporto 4:3, dalle dimensioni approssimative pari a 7.3 pollici. È il famoso Infinity Flex Display, realizzato con sette strati di laminatura onde non degradarsi col tempo, sul quale – in sostanza – si potrà esplicare al massimo il concetto di multitasking, potendo sfruttare sino a 3 applicazioni in contemporanea (es, YouTube, Whatsapp, un blocco note o la mail).

Del tutto ignote le specifiche computazionali del device, qualche informazione è emersa sul lato software. Samsung non opterà per un sistema operativo proprio ma, come confermato dal dirigente Google Glen Murphy, su una particolare versione di Android customizzata per gestire gli smartphone “foldables“. L’interfaccia sarà, come di consueto, proprietaria, rappresentata dalla Samsung One UI, la cui finalità sarà quella di garantire la continuità nella visione dei dati (con un’esperienza che Google ha definito come “continuità dello schermo”), evitando che si perdano preziose informazioni nel passaggio dal display esterno a quello interno e viceversa ma, anzi, con un’adattività dei contenuti praticamente in tempo reale. 

Al momento, non è noto quando verrà presentato (a un prezzo da fascia altissima) lo smartphone flessibile di Samsung (intanto, è possibile dilettarsi col FlexPai), che potrebbe chiamarsi Galaxy F (Flex, ovvero Flessibile), dacché l’azienda ha parlato genericamente di “prossimi mesi“: la maggior parte dei rumors, in ogni caso, propende o per Gennaio, in occasione del CES 2019 di Las Vegas, o per fine Febbraio, durante il MWC 2019 di Barcellona. 

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