Brutte notizie per i Nexus: niente modalità Split-screen

Da alcune fonti affidabili, è emersa una cattiva notizia per i Nexus. Non sarà possibile mettere alla prova l'ultima modalità introdotta da Android N, ossia la Split-screen. Il motivo è ancora incerto.

Brutte notizie per i Nexus: niente modalità Split-screen

Il mondo di Android N oggi subisce un colpo basso proprio quando meno se lo aspetta. Nel suo stesso mondo, ovvero quello dei Nexus, subisce un colpo inaspettato, e ancora il motivo non è stato definito. Da fonti affidabili vicine a Google, si viene a conoscenza del fatto che i Nexus, proprio i dispositivi prodotti da Google, non supporteranno l’ultima funzione introdotta da Android N.

La stessa funzione, talvolta chiamata multi-window, è quella funzione che permette con un doveroso lavoro di multi-tasking, di mantenere aperte 2 applicazioni sullo stesso schermo ridimensionando le finestre. La funzione richiede abbastanza spazio per essere eseguita, ma come sappiamo, i Nexus lo offrono in maniera abbastanza buona. Con un minimo di 5″ la funzione dovrebbe già essere ben impostata, anche se non in maniera ottimale ma dovrebbe funzionare. Difficile immaginare il motivo di questa decisione. Comunque si spera in un suo ritorno, perché i Nexus alla fine sono la prima casa di Android.

La Split-screen è una modalità che richiede una gestione della Ram ababstanza rigorosa, quindi necessita anche di un hardware abbastanza intelligente da gestire tutte le risorse in maniera precisa. Immaginate se dovreste aprire ad esempio Real Racing 3 in contemporanea con Google Chrome. Batteria e processore ne risentiranno parecchio, quindi noon è cosa da tutti.

Comunque sia, la funzione è disponibile per gli altri produttori, quindi molto probabilmente la fonte del problema si trova in un qualche sorta di bug riscontrato durante l’utilizzo. Infatti, anche altre volte, come il Nexus 5, ha avuto problemi nella gestione della Ram, ed essendo un fattore importnate per gestire il multi-tasking, forse ha voluto mantenere la calma e cercare di risolvere il problema. Questo, però, significa che dalla prossima Developer Preview, la funzione sarà silenziata. Speriamo che si risolva al più presto la situazione, e che Google ritorni sui suoi passi.

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