Apple è, ad oggi, una tra le più blasonate aziende al mondo nel campo dell’informatica. Tale prestigio è dovuto all’ottima qualità dei propri prodotti, sia da un punto di vista dei materiali che da un punto di vista delle prestazioni del software, e all’importanza storica dell’azienda. Se il progresso tecnologico è, a tutt’oggi, così avanzato, è principalmente dovuto al ruolo di primo piano avuto da società come Apple e Microsoft.
La qualità dei prodotti Apple, seguendo i canoni dell’azienda, non si riferisce solamente ai materiali utilizzati nei propri prodotti e all’ottimizzazione del software particolarmente curata. L’azienda di Cupertino, infatti, tiene particolarmente alla tutela dei dati personali dell’utente, al punto da impedirne l’estrazione anche da parte delle forze dell’ordine. Non è un caso che, proprio con iOS 12, tale filosofia sarà ancora più accentuata.
iOS 12, infatti, include anche la modalità USB Resctricted Mode. Essa prevede, in tutti i dispositivi con a bordo la nuova major release, il blocco al trasferimento di ogni tipo di dati attraverso la porta Lightning. Il blocco non si attiva in automatico ogni volta che l’utente deciderà di spegnere lo schermo di un iPhone: stando a quanto dichiarato da Apple, la funzionalità entrerà in gioco circa un’ora dopo lo spegnimento del display.
Una volta entrato in azione l’impedimento software, la porta Lightning potrà essere utilizzata esclusivamente per procedere alla ricarica del dispositivo. Le ragioni che avrebbero portato Apple ad una scelta così drastica sono ben argomentate: l’azienda, compiendo questa operazione, si impegna a tutelare l’utente da possibili attacchi hacker, limitati disabilitando l’unico accesso fisico al dispositivo prodotto da Apple.
Nonostante ciò, Apple dichiara di non essere contro le forze dell’ordine, sebbene tale decisione sia destinata a generare non poche polemiche. È nota da tempo, infatti, la volontà del governo statunitense di possedere una backdoor (ipotesi osteggiata da Cook) dedicata per accedere ai dispositivi di Apple. Insomma, la questione è alquanto delicata e, in un futuro prossimo, sarà avvolta da non poche discussioni.