Questo cane percorse 178 km in 15 giorni per tornare a casa. La sua storia diventa un libro

E' diventata un libro la storia di Gonker, il cane che si smarrì durante un'escursione ma riuscì a tornare a casa percorrendo 178 chilometri in 15 giorni, fino a ricongiungersi al suo padrone.

Questo cane percorse 178 km in 15 giorni per tornare a casa. La sua storia diventa un libro

Il cane che percorse 178 chilometri in 15 giorni è diventato il protagonista di un libro, e non è da escludersi che in un prossimo futuro la vicenda possa essere trasposta anche in una pellicola cinematografica (casi analoghi non mancano dopotutto, come ad esempio il commovente film “Hachi – A Dog’s Tale” del regista Lasse Hallstrom, a sua volta remake dell’originale giapponese “Hachiko Monogatari“).

Gonker, questo il nome del cane protagonista della vicenda, era un incrocio di Golden Retriever che aveva instaurato un rapporto meraviglioso con il suo padrone Marshall: l’uomo aveva perso sua figlia dopo un’operazione a cuore aperto, e sua moglie l’aveva abbandonato.

Afflitto dal ricordo della figlia morta e lasciato dalla moglie dopo la tragedia, Marshall si era trovato a doversi confrontare con lo spettro della depressione: l’unico rimasto al suo fianco era proprio Gonker, il quale faceva di tutto per cercare di consolarlo, e di riportare un po’ di felicità nella sua vita distrutta dai drammi familiari.

Poco più tardi però, arrivò un’altra pesantissima mazzata: all’animale fu diagnosticato il morbo di Addison, e senza le iniezioni mensili la sua insufficienza renale cronica l’avrebbe ridotto in coma. Marshall continuò a prendersi amorevolmente cura del suo amico a quattro zampe fino ad una triste sera del 1998: era il 10 ottobre, ed i due stavano percorrendo un sentiero situato sui monti Appalachi.

Gonker si era allontanato momentaneamente da Marshall, ma da quel momento i due non erano più riusciti a ritrovarsi. L’uomo andò nel panico, tutti i rifugi per animali e le stazioni dei ranger della zona furono contattati, con tanto di interessamento di radio e giornali alla vicenda. Ma Gonker non si trovava.

Marshall stava oramai perdendo le speranze: dopo la morte di sua figlia e la separazione dalla moglie, anche il suo cane sembrava oramai perduto per sempre; forse morto, vista la sua insufficienza renale ed il suo costante bisogno di cure mediche. Poi però, è accaduto un fatto che ha consegnato questa storia alla leggenda.

Tutto partì da una telefonata: era il 25 ottobre dello stesso anno, di Gonker non si avevano notizie ormai da più di due settimane. Dall’altro capo del ricevitore però, qualcuno disse di averlo avvistato in corrispondenza di una stazione sciistica mentre rovistava nella spazzatura. La segnalazione si rivelò autentica, ed il cane venne ritrovato.

Gonker nonostante i suoi seri problemi di salute, le insidie del territorio selvaggio e l’enorme lontananza da casa, era riuscito a percorrere 178 chilometri in soli 15 giorni per tentare di ritrovare il suo padrone. Le sue zampe erano ferite a causa del terreno accidentato e dell’estenuante marcia verso casa, lui stesso era malconcio e visibilmente provato da quell’Odissea, ma era ancora vivo.

Il meticcio visse accanto all’uomo che aveva così intensamente amato per altri 5 anni, morendo infine all’età di 11 anni, e dalla sua incredibile storia è scaturito il libro “DOG GONE – A Lost Pet’s Extraordinary Journey and the Family Who Brought Him Home“, scritto proprio dal cognato dello stesso Marshall, Pauls Toutonghi.

La commovente narrazione letteraria della storia di Gonker e Marshall è uscita proprio a giugno 2016, ed ora l’uomo – grazie anche all’impagabile affetto del suo cane, l’unico ad essergli rimasto vicino durante il periodo più buio della sua esistenza – si è rifatto una vita in Cile, dove ha una moglie e due figli di 5 e 8 anni.

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