Il mondo della letteratura piange la scomparsa di Tom Wolfe

Tom Wolfe, autore del romanzo "Il falò delle Vanità", si è spento nella sua casa di Manhattan in seguito a un'infezione. Uno scrittore e un giornalista particolare che amava scavare e indagare a fondo.

Il mondo della letteratura piange la scomparsa di Tom Wolfe

Tom Wolfe, reso celebre dal romanzo “Il falò delle vanità”, non è stato solo un grande saggista e romanziere, ma anche un giornalista, è morto all’età di 87 anni nella sua casa di Manhattan, nella città che amava e dove ha vissuto sin dagli anni Sessanta. Per tutti quanti era una sorta di dandy conservatore, sempre impeccabile e con abiti molto eleganti e con uno stile old fashion. 

E’ noto, anche per avere dato vita ad alcune espressioni che hanno fatto parte del linguaggio corrente, come il termine radical chic con cui criticava un mondo che perora delle cause mentre beve champagne. Un personaggio atipico e particolare, lontano dagli stereotipi odierni e da una certa élite americana e non solo. 

E’ sempre stato un eclettico, un creativo e anche un giornalista particolare. Ha portato nel suo mondo un modo di fare giornalismo diverso dal solito, un giornalismo che, grazie all’uso di espedienti narrativi, era in grado di confrontarsi con la narrativa, la letteratura, coniando anche nuovi termini come l’espressione The Me Decade che identificava gli anni Settanta come una epoca egoista.

Dopo alcuni articoli e saggi, il successo arriva nel 1987 con il suo romanzo più celebre, ovvero Il falò delle vanità che parla di ambizione, successo ed è ambientato nella New York degli Anni 80 con tre protagonisti che sono il simbolo dell’America di quegli anni: dal finanziere al produttore ebreo sino al giornalista britannico. E’ anche un grandissimo romanzo di denuncia sul piacere e sulla vanità che impera durante quel periodo a New York.

Il successo di questo romanzo, nato prima come un racconto e pubblicato sulla rivista Rolling Stones, lo proietta tra i grandi del panorama letterario mondiale e anche nei salotti di New York dove si distingue per il suo inconfondibile stile e per i suoi abiti estremamente eleganti e sempre di colore bianco.

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