Cacio&Pepe, Alessandro Borghese si mette a nudo nel suo nuovo libro

Lo chef decide di mettere nero su bianco il suo percorso di vita, senza tralasciare anche i più curiosi aneddoti sui genitori e sul suo matrimonio.

Cacio&Pepe, Alessandro Borghese si mette a nudo nel suo nuovo libro

Dopo essere stato figlio d’arte, della indimenticata Barbara Bouchet, chef d’alta cucina, conduttore televisivo di numerosi programmi di successo come “4 Ristoranti” o “Cucine d’Italia” ed anche sex symbol, Alessandro Borghese ha deciso di di buttarsi sull’editoria scrivendo il suo nuovo libro “Cacio&Pepe. La mia vita in 50 ricette”.

Il libro racconta nella sua semplicità la storia dello chef romano, che nonostante i genitori dalla vita emozionante e sotto i riflettori come la madre star, la sopra citata Barbara Bouchet, ed il padre Gigi descritto come avventuriero, affarista, pokerista e un po’ casanova; spiega la storia di una persona normale che è poi diventatala uno dei personaggi più amati dagli italiani. Nessuna grande visione rivelatrice o esperienze al limite o ancora cucine site nei peggiori posti nel mondo, la biografia é un testo ben lontano dai racconti targati stelle e strisce che tanto oggi piacciano alle masse.

Una vicenda tutta italiana, il racconto di una persona che riesce ad emergere dalla massa grazie proprio alla sue abilità, senza trucchi e senza inganni. Si parte nel viaggio con il piccolo Alessandro che risale la Penisola con il papà, alla ricerca di acquirenti per i propri tappeti, mettendo in scena ogni volta uno show televisivi di promozione commerciale, mentre a casa, la madre si prepara per numerosi provini. Egli descrive la propria gioventù alla perenne ricerca di una passione e come, a differenza dei suoi coetanei, non gli piacesse fare sport o parlare della Serie A, fin quando non imparó a cucinare; cosa che lo rende e lo rendeva felice. Comunemente a molti altri famosi colleghi, nel libro, narra del suo periodo sulle navi da crociera, del primo locale aperto con il suo compagno di viaggio Carletto, sino alle popolarità raggiunta anche grazie ai programmi televisivi e non solo.

Curioso aneddoto è riferito anche a sua moglie ed al matrimonio. Il cuoco racconta di quando chiese, erroneamente, la mano alla sua allora fidanzata Wilma. Durante un volo per Amsterdam, i due si imbatterono in in una turbolenza, al fine di mettersi in una posizione migliore lo chef disse alla sua amata «ci spostiamo?» che fu scambiato per un «ci sposiamo» e poi, diamine, come si può fare marcia indietro se le vicine di posto hanno già le lacrime agli occhi e Wilma ha già detto «sì, sposiamoci».

Intervistato alla presentazione egli oggi si descrive così: “Non saprei dire se sono più un oste, uno chef, un cuoco o cos’altro. Anche perché se ci penso non trovo un termine che possa descrivermi. Posso confessare che mi diverto ancora a cucinare come quando avevo sedici anni, quello sì. Mi diverte alla stessa maniera, nonostante tutti i problemi che ci sono nel diventare cuoco a livello imprenditoriale. Se sto in cucina sono felice“.

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