Novità su mobilità docenti 2019/2020

La bozza della Legge di Bilancio porta diverse novità che vanno di fatto a modificare la legge 107. Le novità sulla prossima mobilità 2019/2020 sono sostanzialmente tre.

Novità su mobilità docenti 2019/2020

La bozza della Legge di Bilancio porta diverse novità, che vanno di fatto a modificare la legge 107. Una delle prime novità potrebbe essere l’abolizione degli ambiti, con la conseguente cessazione della titolarità dei docenti sull’ambito; si ritornerebbe in tal caso alla titolarità su scuola. Quanto affermato potrebbe essere modificato in quanto la Legge di Bilancio deve essere approvata. Vediamo nel dettaglio quali saranno le novità previste nel contratto della mobilità 2019/2020.

Le novità principali del nuovo contratto della mobilità saranno sostanzialmente tre. In primo luogo si provvederà ad un Contratto Collettivo Nazionale Integrativo triennale. La partecipazione ai trasferimenti e ai passaggi di ruolo/cattedra della mobilità da parte del personale docente potrà essere annuale, ad esclusione di coloro i quali otterranno la mobilità su una delle scuole richieste nella domanda. Infine, l’ultima novità prevede che i docenti che ottengono una delle scuole richieste volontariamente non potranno chiedere nuovamente il trasferimento/passaggio prima di tre annualità dalla precedente domanda.

Inoltre si va verso l’abolizione dei codici di ambito territoriale. Allo stesso tempo, si potrà verificare il reinserimento dei codici sintetici dei comuni e distretti, insieme alla mobilità interprovinciale, e dei codici delle province. Infine, ricordiamo che le domande di mobilità dal personale docente, educativo e ATA andranno presentate nel mese di marzo/aprile, tramite la sezione dedicata di Istanze Online.

Al momento nulla è ancora chiaro e numerosi sono i dubbi da scogliere. Importanti aggiornamenti saranno comunicati dal Miur nei prossimi incontri con i sindacati scuola. Un dubbio appena sollevato è se il blocco triennale riguarda solo il trasferimento o interessa tutta la mobilità.

Nel CCNL 2016-2018 si parla di mobilità volontaria senza escludere alcun movimento, quindi si presume che ad essere coinvolti siano tutti i movimenti. Al momento pertanto è tutto da chiarire ancora, si attendono ulteriori sviluppi e approfondimenti nei prossimi giorni.

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