Hololens 2: al MWC 2019 è di scena la realtà mista, grazie al nuovo visore Microsoft

Anche la realtà mista è di scena al MWC 2019 di Barcellona, con i vertici di Microsoft che, in Catalogna, hanno portato i nuovi Hololens 2, il nuovo modello di visore per la realtà simulata e la manipolazione, in contesti professionali, degli oggetti digitali.

Hololens 2: al MWC 2019 è di scena la realtà mista, grazie al nuovo visore Microsoft

Sono trascorsi ormai tre anni, era il 2015, da quanto Microsoft annunciò, per l’accesso ai contenuti in realtà mista (virtuale e aumentata), il suo visore Hololens, etichettandolo quale computer olografico completamente senza fili. Finalmente, al MWC 2019, è tempo di aggiornamenti (Hololens 2) per il gadget in questione, ancora destinato al mondo business e, quindi, lontano dall’intrattenimento da salotto. 

Il nuovo Hololens 2, creato dal vulcanico Alex Kipman e presentato anche dalla ricercatrice senior di Microsoft, Julia Schwartz, annovera “significativi miglioramenti“, a cominciare da un’accresciuta ergonomicità (che non disdegna i portatori di occhiali): ora, può essere indossato senza bisogno di una preventiva regolazione, e vanta un perfezionato bilanciamento del centro di gravità, grazie ad una distribuzione del peso ottimizzata ricorrendo, quale materiale di costruzione, alla fibra di carbonio.

Il fattore immersività è di vitale importanza, quando ci si catapulta in un mondo simulato, anche per evitare la classica nausea da VR: in quest’ambito, i progettisti di Redmond hanno ottenuto progressi più che raddoppiando l’angolo della visuale del display (da 3:2, con risoluzione 2K), senza diluire, nel contempo, la densità olografica dei pixel per grado, ancora ferma al valore di 47

Le modalità di interazione di Hololens 2, relativamente alla manipolazione degli oggetti digitali, che possono essere spostati, ridimensionati, toccati (es. i tasti di un pianoforte virtuale) con relative conseguenze, migliora nel senso della naturalità dell’effetto quanto consentito dal tracciamento delle mani, grazie al lavoro congiunto dell’intelligenza artificiale e di un nuovo sensore ToF (Time of Flight). Tuttavia, si va oltre.

Innanzitutto, in tal senso, il nuovo visore Hololens 2 consente anche di gestire alcune applicazioni (al cui novero si aggiungono anche i tool Guides, Layout, e Remote Assist, della suite aziendale Dynamics 365, e varie app basate sul cloud interno Azure), come il browser, avvalendosi dei comandi vocali. In più, essendo stato integrato uno scanner per il movimento oculare, sfruttabile anche per l’autenticazione Windows Hello (nel caso di un uso multi-utente) attivandone la scansione dell’iride, è possibile gestire i movimenti degli ologrammi tramite gli spostamenti delle pupille.

Ovviamente, non sono mancati miglioramenti anche alla scheda tecnica nuda e crude degli Hololens 2, perfezionati anche sul versante dell’autonomia (2/3 ore), con escamotage per abbatterne i consumi energetici, e della dissipazione del calore (vapor chamber): ora, presenti le connettività Type-C (per la ricarica), Bluetooth 5.0Wi-Fi ac, ed una fotocamera anteriore da 8 megapixel (per videochiamate e videoconferenze), il processore passa da Intel a Qualcomm (Snapdragon 850).

Attualmente, i nuovi Hololens 2 sono già giunti alla fase di pre-ordine, nel corso della quale possono essere acquistati al prezzo di 3.500 dollari, sebbene non siano state ufficializzate le concomitanti date di spedizione: in compenso, è noto che i primi mercati a potersi avvalere dei nuovi Hololens 2 saranno saranno Cina, Giappone, Australia/Nuova Zelanda, Stati Uniti, Canada, Irlanda e Regno Unito, Francia, e Germania. 

Continua a leggere su Fidelity News