Google verso un visore standalone che fonda realtà virtuale e aumentata

Nei giorni scorsi, si era ipotizzato che Google avesse abbandonato il suo progetto di realtà virtuale "Daydream". A quanto pare, però, le cose starebbero diversamente e Google starebbe lavorando ad un visore standalone che unisca realtà virtuale e aumentata.

Google verso un visore standalone che fonda realtà virtuale e aumentata

Come sappiamo, Google ha sostanzialmente cassato il progetto dei Google Glass, relegandolo ad un ambito estremamente elitario e di nicchia (segmento business), per dedicarsi al versante della realtà virtuale. Tempo fa si era parlato, però, della rinuncia di Google anche a quest’ultimo progetto ma, a quanto pare, le cose starebbero diversamente e Google sarebbe, comunque, al lavoro su un visore “standalone”.

All’ultimo I/O 2016, la conferenza destinata ai propri sviluppatori, Google aveva stupito tutti annunciando l’intenzione di realizzare, col progetto “Daydream”, un proprio visore di realtà virtuale. Non molte settimane dopo, però, alcune voci avevano rivelato che Google aveva già cestinato anche Daydream per curare la sua visione della realtà virtuale più che altro dal lato software. 

Rumors di queste ultime ore, però, rimescolerebbero ulteriormente le carte: a quanto pare, Google sarebbe al lavoro su un visore standalone che mescoli realtà virtuale e realtà aumentata. Già a Febbraio, in effetti, il Wall Street Journal aveva parlato di un visore googleiano in grado di funzionare standalone e dotato di hardware dedicato: un sistema di telecamera per riprendere ciò che si aveva intorno e un chip Movidius per tracciare i movimenti dell’utente. A quanto pare, la dritta era esatta.

Un pool di 50 dipendenti di Google ha confermato, in forma anonima a ReCode, di essere al lavoro – nei laboratori Google X – su un visore dotato di display e in grado di funzionare da solo, senza l’introduzione di uno smartphone al suo interno. Il sistema operativo a bordo di questo device, che dovrebbe unire realtà virtuale e realtà aumentata, sarebbe (alla fine) una derivazione di Android (abbandonata la strada di un OS dedicato) e, tra gli utilizzi previsti, non vi sarebbe solo quello videoludico. Considerando che Google ha investito molto in Magic Leap, società all’avanguardia nel sovrapporre oggetti 3D ad elementi reali, lo scenario prospettato non appare più tanto fantascientifico ed il guanto di sfida agli Hololens di Microsoft (frutto del geniale Alex Kipman) può dirsi ormai lanciato. 

Continua a leggere su Fidelity News