Le tecnologie indossabili, ne abbiamo viste diverse anche al WTT di Torino, hanno già coinvolto – a vario titolo – le scarpe rendendo anche questo capo di abbigliamento molto smart: alcune società di sportswear, in particolare, hanno realizzato calzature dotate di sensori in grado di valutare l’entità e l’efficacia dei nostri sforzi in ambito fitness.
Nessuna di loro, però, aveva utilizzato la smartizzazione delle scarpe per renderle anche più…fashion e modaiole. Una volta che le scarpe uscivano dalla catena di produzione con una particolare texture o grafica, la mantenevano per tutto il loro ciclo vitale. In caso di noia “stilistica”, l’unico rimedio era solo lo…shopping selvaggio.
Le cose potrebbero cambiare grazie ad un progetto in crowdfunding su Indiegogo: parliamo delle scarpe “ShiftWear“. A primo impatto potrebbero sembrare delle normali sneaker neanche troppo carine visto il loro abbinamento, sulla tomaia, di un bianco latte con un nero pelle. Si, sono cucite bene, sono impermeabili e resistenti grazie alle suole cucite in kevlaer, ma niente di che. Il bello, invece, si ottiene quando si mette mano all’applicazione mobile che ne cura la personalizzazione: allora la tomaia, costituita ai lati da schermi e-paper ad alta definizione e a colori, prende vita mostrando immagini che possono essere o statiche o animate.
Basta scegliere una texture, una gif e attivarla sui lati delle ShiftWear per avere sempre, ogni giorno, un paio di scarpe nuove, in linea con il proprio umore quotidiano. Addirittura è previsto uno shop in cui gli utenti della community connessa possono condividere le loro creazioni grafiche e metterle a disposizione di tutti, ovviamente guadagnando anche delle royalties sul numero di download conseguiti.
Attualmente il progetto è ancora in fase di finanziamento e le dotazioni che la ShiftWear potrebbe annoverare dipenderanno dal budget raccolto alla fine della campagna di crowdfunding. Per arrivare alla produzione seriale occorrerà raggiungere il milione di fondi mentre, con 2 milioni, sarà possibile ottenere anche la ricarica a induzione wireless e la generazione di energia tramite il movimento. Il best, tuttavia, si avrebbe solo con 3 milioni che permetterebbero allo staff dei progettisti di integrare il touch sui display e-paper, degli altoparlanti wireless impermeabili e dei sensori di movimento per variare la grafica delle scarpe a seconda della camminata condotta.
I costi di una ShiftWear? Non impossibili, almeno per chi unisce la passione della moda con il gusto per la gadgettistica: con 150 dollari si ha diritto al modello base mentre quello “basket” costa 350 dollari. Con 1000 dollari, infine, si ha diritto ad una versione extralusso in cui lo schermo e-paper touch copre TUTTA la tomaia.