Come raffreddare il PC portatile in 5 semplici passaggi

Far scaldare il notebook, a causa dell'uso intenso cui - spesso - lo sottoponiamo, non è mai una buona idea: per questo motivo, e non solo d'estate, è cosa buona e giusta mettere in pratica una serie di semplici consigli su come raffreddare il PC portatile.

Come raffreddare il PC portatile in 5 semplici passaggi

Una delle prove peggiori cui si può sottoporre il proprio computer è quella di farlo scaldare tantissimo, a causa di lunghe sessioni di gaming, o eseguendo più compiti in simultanea (es. streaming e scambio file, editing grafico e musica in sottofondo, etc). Il computer, grazie al sistema di protezione termica integrato, è preparato per simili prove ma, alla lunga, può letteralmente friggersi (con buona pace dei nostri dati). Ecco, quindi, una serie di pratici consigli su come raffreddare il PC portatile.

La prima cautela che possiamo intraprendere, in merito a come raffreddare il PC portatile, consiste nel…dargli tregua. Tastandolo nella parte centrale della cover posteriore, o sui poggia polsi, è facile farsi un’idea della situazione: idem valutando sulla pelle la temperatura dell’aria che esce dalle prese d’aerazione. Se ci si accorge che, già da un po’ di tempo, lo chassis del nostro terminale scalda in modo esagerato, forse è il caso di spegnerlo per un po’.

Diversamente, per continuare ad usare il notebook, bisogna armarsi di pazienza, e mettere mano a delle soluzioni più radicali. Una di quelle più semplici consiste nel ricorso ai piani d’appoggio. Qualora siate impegnati in sessioni di gaming, è bene utilizzare quelli con ventole d’aerazione: impegnano una porta USB, impattano sull’autonomia del portatile ma, in compenso, sprigionano più aria fresca a beneficio della “pancia” del notebook, sulla quale si affaccia il comparto logico del medesimo. Se, tuttavia, non si necessita di una grande mole di raffreddamento, si può optare per basi di appoggio senza ventole, con semplici ed ampie aperture sulla superficie, o per veri e propri stand (es. l’ErgoNotebook della Exponent). 

Un passo avanti, ma sempre in linea con la semplicità, può essere rappresentato dall’utilizzo di ventole extra, da attaccare – tramite un pratico bocchettone – alla griglia laterale del portatile: costano poco, ed hanno il pregio di accelerare il ricambio d’aria all’interno del terminale.

Salendo di un gradino, in termini di complessità, è possibile avvalersi del software gratuito “SpeedFan”: una volta installato, nella sezione “Readings”, ultimata la lettura dei valori del notebook, basterà flaggare la voce “automatic fan speed” (regolazione automatica della velocità delle ventole) per poter notare, già dopo qualche minuto, una significativa diminuzione della temperatura sulle componenti interne del terminale (hard disk, processori, etc). In genere, già questo semplice step è sufficiente ad ottenere dei risultati soddisfacenti: in ogni caso, mettendo mano ai setting più complessi (anche andando per tentativi), è possibile ottenere riscontri ancora più rilevanti (forte diminuzione del rumore, notevole abbassamento del surriscaldamento). Tutto riscontrabile grazie ai pratici indicatori di SpeedFan.

Infine, per i più abili e periti nello smanettamento informatico, la soluzione migliore riguardo a come raffreddare il PC portatile consiste nello smontarne il dorso, e nel dare una ripulita all’interno, togliendo polvere e lanugini varie. Una ripassatina, poi, di pasta termica di qualità (es. la Noctua NT-H1, o la ARCTIC MX-4) – tra processore e dissipatore – è la classica ciliegina sulla torta!

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