Asus Zephyrus G GA02 e Gigabyte Aero 15 Classic: nuovi ultrabook per il gaming, con le ultime novità di AMD e Intel

Asus e Gigabyte, colossi taiwanesi della tecnologia, marcano la loro presenza nell'hardware da gaming, col varo di due interessanti (quasi) ultrabook intrattenitivi, rappresentati dai portatili Asus Zephyrus G GA02 e Gigabyte Aero 15 Classic.

Asus Zephyrus G GA02 e Gigabyte Aero 15 Classic: nuovi ultrabook per il gaming, con le ultime novità di AMD e Intel

In un periodo in cui gli eSport iniziano ad avere i primi riconoscimenti ufficiali, non poteva che accendersi la sfida sul gaming da computer, con le taiwanesi Asus e Gigabyte Technology che sfoderano proprio in questi giorni i loro assi nella manica, simili per scelte stilistiche, ma non per quelle computazionali. 

Asus, nel rendere più accessibili i suoi notebook da gaming Zephyrus, ha ufficializzato l’Asus Zephyrus G GA02, con un design elegante, vista la doppia spazzolatura del metallo esibita sulla cover del display, ed una silhouette al limite dell’ultrabook (360 x 252 x 19.9 mm, per 2.1 kg) senza, però, lesinare sul numero di porte laterali (ben sei, con una HDMI, una Ethernet Lan, e 4 USB, di cui una Type-C).

La forza computazionale del nuovo arrivato opta per una APU di AMD, formata dal processore Ryzen 7 3750H e dalla scheda grafica dedicata Nvidia GTX 1660 Ti, capaci di non impegnare più di tanto la dotazione energetica offerta dalla batteria (da 76 Wh), mentre lo storage, per Windows 10, è formato da un SSD NVMe PCIe M.2 da 256 o 512 GB: la memoria volatile (DDR4-2400), per il multitasking, può arrivare sino a 32 GB di RAM

Nulla da eccepire sul display, grazie al pannello LCD da 15 pollici allestito in risoluzione FullHD, con un refresh rate che, nella versione base, arriva a 60 Hz ma che, in quella più spinta, vanta ben 120 Hz: ovviamente, i compromessi ci sono, suscettibili di attirare le critiche degli appassionati più esigenti. 

Curiosamente, l’Asus Zephyrus G GA02, che pure si avvale della centralina software ROG Armoury Crate, per overcloccare il processore e giostrare sullo speed delle ventole, non integra una webcam e, in più, riposizionata la tastiera in una posizione più tradizionale e meno avanzata, la beneficia di una retroilluminazione non RGB ma solo bianca

Passando alle note relative alla distribuzione: ad oggi, negli USA, risulta già in vendita – a 1.199 dollari – la configurazione dell’Asus Zephyrus G GA02 con l’SSD da 512 GB e la RAM da 16 GB ma, per chi volesse risparmiare, è comunque possibile prenotare, su Amazon, la variante “low cost” (1.099 dollari) con RAM dimezzata (8 GB). 

Anche il Gigabyte Aero 15 Classic punta allo stesso segmento, e con soluzioni somiglianti, stanti le dimensioni contenute ottenute per la scocca in alluminio (1.89 mm di spessore, per 2 kg), e l’estrema compattazione (3 mm) delle cornici su tre lati (spostando la webcam, presente, nella cerniera in basso). 

La varietà di scelte previste per il Gigabyte Aero 15 Classic emerge già a partire dal display, da 15.6 pollici: gli utenti interessati al refresh rate di punta possono tranquillamente optare per un FullHD Sharp che, in quanto IGZO, raggiunge i 240 HZ (persino più veloce del pur ragguardevole IPS FullHD che LG ha settato a 144 Hz) mentre, essendo più allettati dalla resa grafica dei colori, è da preferire l’UHD della AUO, con un 100% di valore sulla scala Adobe RGB.

Discorso simile in merito alla forza logica (esaltata dalla piattaforma Microsoft Azure AI che ottimizza l’hardware in base alle esigenze dell’utente), per la quale, il costruttore mette a disposizione, nelle quattro varianti pensate per il Gigabyte Aero 15 Classic, assieme a una RAM DDR4 Samsung da 2666 MHz ed a rapidi storage SSD PCIe Intel 760p, sia processori (sempre di 9° generazione) Core i7-9750H (4.5 GHz massimi) che, per i più esigenti, Core i9-9980HK (sino a 5 GHz), e quanto a elaborazione grafica, varie alternative Nvidia sempre in ambito GeForce GTX.

Di tutto rispetto sono anche l’audio, con le ottimizzazioni Nahimic 3, le connettività (ampia, tra cui spicca la scheda di rete WiFi Killer Pro ed una porta Thunderbolt 3), e l’autonomia affidata alla capiente batteria (94.24 Wh). Anche in questo caso, non sono noti i listini italiani ma, in compenso, è possibile farsi un’idea di quanto mettere da parte, grazie a quelli USA, già ufficiali, che partono da 1.799 ed arrivano fino a 4.449 dollari. 

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