5G: la diffidenza degli Stati Uniti nei confronti di Huawei

la società offre più nuove, non che migliori infrastrutture per cellulari, ma molti temono che sia uno strumento del governo per lo spionaggio internazionale

5G: la diffidenza degli Stati Uniti nei confronti di Huawei

Gli Stati Uniti non vogliono che la società si occupi della gestione di alcune importanti infrastutture per il 5G (nuova generazione della tecnologia telematica mobile): potrebbe sembrare una cosa solo per addetti ai lavori, ma non è proprio cosi.

Infatti, entro qualche anno, la tecnologia 5G prenderà il posto della tecnologia 4G e della 4.5G, che tutti noi usiamo da quasi 12 anni per connetterci a internet: i paesi che sono contrari ad affidare la costruzione delle infrastrutture a Huawei dicono che la società potrebbe usarle per fare spionaggio.

L’Italia non ha ancora vietato alla Huawei di mettere mano al 5G ma, con molta probabilità, la discussione si espanderà anche qui. Ci sono delle cose fondamentali da sapere sulla Huawei:

  • ha 150 mila dipendenti in più di 170 paesi
  • ha sede nello Shenzhen, in Cina
  • è leader mondiale nella componentistica per telecomunicazioni

il 4G è diventato basico nel 2012, quindi ci immaginiamo che il 5G diventerà basico entro il 2021.

La Huawei, insomma, è soggetta ad accuse di spionaggio governativo da più di una nazione, in particolar modo dagli Stati Uniti: alcuni di questi hanno parlato apertamente del rischio che la Cina possa usare Huawei per spiarli, e Huawei ha, per altro, una struttura societaria complicata e non molto limpida.

La maggior parte delle azioni della società sono infatti controllate da un “Sindacato dei Lavoratori”: queste sono azioni non vendibili e, quando un dipendente lascia la società, le azioni tornano alla Huawei. Gran parte del controllo è in mano a Ren Zhengfei, che a 74 anni di età è il fondatore e attuale presidente della Huawei. Fino a 5 anni prima di fondare la nota società, era un ufficiale dell’esercito cinese.

C’è chi sostiene che Huawei vada considerata una multinazionale autonoma e indipendente dal governo, nonostante questo sia impossibile a causa di una legge cinese in vigore dal 2017.

Huawei ha ripetuto di essere una società privata. Erik Xu – presidente del consiglio di amministrazione di Huawei – ha detto che gli Stati Uniti rischiano di restare al 4G

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