Weinstein si scaglia contro Asia Argento, accusandola del suicidio di Anthony Bourdain

Il produttore Harvey Weinstein ha accusato Asia Argento di essere una persona ambigua e traditrice, l’unica responsabile della morte dello chef Anthony Bourdain. Ecco quali sono state le sue rivelazioni shock.

Weinstein si scaglia contro Asia Argento, accusandola del suicidio di Anthony Bourdain

Al centro dello scandalo molestie sessuali, Harvey Weinstein continua indiscusso a far parlare di sé. Per anni considerato il produttore cinematografico più potente e ricercato di Hollywood, ha recentemente fornito una propria versione dei fatti legata al suicidio dello chef Anthony Bourdain, compagno di Asia Argento.

L’attrice italiana, una delle principali figure che lo accusano per i suoi ricatti sessuali, è stata infatti additata come unica responsabile del gesto del gastronomo newyorkese, toltosi la vita lo scorso giugno in Francia. A sostenerlo è lo stesso Weinstein durante un’intervista rilasciata all’amico Taki Theodoracopulos che è possibile leggere su Spectator.

Per l’ex re mida di Hollywood non è affatto vero quanto affermato dall’attrice Rose McGowan, amica di Asia Argento. Quella tra l’attrice italiana e lo chef non era affatto una relazione aperta. Il suicidio non sarebbe stato altro che la conseguenza dei tradimenti di Asia, ma come si può evincere dalla lettura dell’articolo, Weinstein ha altresì aggiunto che “gli uomini morti non possono raccontare la loro versione, la McGowan si è inventata tutto”.

Dall’intervista sono emerse anche altre dichiarazioni che Taki Theodoracopulos ha poi dovuto cancellare, chiedendo scusa per averle pubblicate. Proprio qui Asia Argento veniva definita una persona spietata, ambigua e traditrice. Non a caso dopo le sue bordate contro Weinstein, in molti non le hanno perdonato di averlo continuato a frequentare, collaborando con lui per diversi anni. Inoltre il produttore ha anche accusato Rose McGowan di di essere una bugiarda mitomane.

A precisare il tenore delle dichiarazioni in cui sono volate parole pesanti all’indirizzo di Asia Argento, è stato poi il legale dello stesso produttore cinematografico. L’avvocato ha voluto far presente che quella tra Taki Theodoracopulos e Hervey Weinstein altro non è stata che una semplice conversazione tra amici, che il giornalista ha impropriamente convertito in un’intervista, tant’è che lo stesso columnist dello Spectator ha dovuto sottolinearlo con la seguente nota: “una parte di questo pezzo, in cui potrei aver travisato i contenuti della conversazione tra me e Harvey a New York il mese scorso, è stata rimossa. È stato un mio errore. Discutevamo di Hollywood e potrei aver frainteso alcune cose. Spero di non aver danneggiato il caso e la sua posizione”.

Continua a leggere su Fidelity News